Maltrattamenti su bimba disabile, l'educatrice chiede di tornare libera

La donna, agli arresti domiciliari, ha chiesto al tribunale del Riesame l'annullamento della custodia cautelare
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L’educatrice scolastica arrestata due settimane fa in una scuola elementare della Bassa, con l’accusa di maltrattamenti su una alunna con disabilità, ha chiesto al tribunale del Riesame l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare contestando i gravi indizi di colpevolezza contestati dalla Procura. 

La donna, 33 anni, era stata arrestata in flagranza di reato immortalata dalle telecamere nascoste installate dagli inquirenti nella scuola frequentata dalla bambina di sei anni. 

Dopo due giorni in carcere il gip aveva concesso gli arresti domiciliari all’educatrice scolastica che nell’interrogatorio di convalida si era avvalsa della facoltà di non rispondere limitandosi ad una dichiarazione spontanea. «Sono rimasta sotto choc vedendo  le fotografie dei maltrattamenti contestati, non avrei mai fatto male alla bambina. Le volevo bene» ha fatto mettere a verbale la 33enne. Il tribunale del Riesame si è riservato la decisione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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