Maltempo, per Brescia si stimano danni per quasi mezzo miliardo di euro

Roberto Manieri, Marco Zanetti
Solo Carpenedolo ne conta 80 milioni (il totale in provincia e 488), seguito da Calcinato e Calvisano
IL MALTEMPO SUL BRESCIANO
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Mentre agosto si annuncia come un mese «autunnale» sarà ancora una volta il nord Italia l’area che sarà investita per prima da violenti temporali che potrebbero portare nuove grandinate e vento forte. Per domani è prevista una nuova allerta meteo sulla Lombardia, ma la regione si mostra ancora ferita dalla forte ondata di maltempo che l’ha travolta la settimana scorsa.

La conta dei danni ha portato ai primi riscontri: a Brescia ammontano a 488 milioni di euro per ora, 452 milioni per danni a case private e aziende e 36 per le strutture pubbliche. 

Una prima stima, fornita dai sindaci lombardi alla Regione, riferisce di oltre 1,65 miliardi di euro di danni dovuti al maltempo. Una cifra che dà la misura dell’entità straordinaria degli eventi climatici che si sono abbattuti sulla nostra regione e che non comprende ancora, tra gli altri, la quantificazione dei danni stimata dal Comune di Milano, che il sindaco Sala stima sui 50 milioni. 

A Brescia

Ingente la conta nel Bresciano: 488 milioni di euro, quasi mezzo miliardo. Solo a Carpenedolo sono per oltre 80 milioni di euro i danni sopportati da abitazioni private e da imprese, oltre sugli immobili pubblici. Non fanno difetto nella conta i danni dei Comuni limitrofi: 31 milioni registrati a Calcinato, 14,3 a Montichiari, 30 milioni a Calvisano, 6 milioni a Ghedi, 6,5 milioni a Bagnolo e 11 a Castenedolo. 

«Si tratta di stime che vengono prodotte ai Comuni in attesa della dichiarazione dello stato di emergenza, ma spesso sono stime al rialzo, in gran parte coperte da polizze assicurative private», spiega Alberto Bertagna, consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile. 

Il caso di Carpenedolo

Stupisce l’entità dei danni dichiarati a Carpenedolo. Una cifra scaturita dalle 2.850 istanze inoltrate alla Regione, con la speranza che si proceda ai relativi indennizzi. «Il 90% delle domande riguarda la riparazione di vetri, tapparelle, pannelli solari e tetti delle abitazioni: 50 milioni in tutto - spiega il sindaco Stefano Tramonti -. Vanno poi aggiunti 30 milioni rilevati dalle attività produttive, commerciali, agricole e socioassistenziali del paese, dove il centro Italmark di via Pozzi (oggi chiuso) e la Rsa sono stati maggiormente presi di mira». Nel conto vanno inseriti altri 3 milioni per quanto concerne il patrimonio pubblico: duramente colpite le scuole, il cimitero (interdetto sino al 6 agosto da un’ordinanza), il centro sportivo «Mundial ‘82» e alcuni parchi. 

Un disastro con pochi precedenti, insomma, a cui porre rimedio per ripristinare i servizi fruibili dalla comunità. E qualcosa si è già mosso: «Attivate le ditte per i primi interventi urgenti - afferma il primo cittadino -, ci scontriamo con aziende in ferie e difficoltà nel reperire materiali. Nel contesto, il focus va comunque sugli edifici scolastici, per i quali non basta risanare le stanze dalle infiltrazioni con la sola sostituzione delle coperture. È una corsa contro il tempo per aprire le strutture a settembre, assicurando la sicurezza agli utenti» continua il sindaco.

Sono dunque giornate roventi per gli uffici comunali, chiamati al lavoro straordinario e ringraziati dal sindaco insieme a chi si è adoperato per ridare un aspetto decoroso alla cittadina: «Bravi e grazie anche ai privati che si sono attivati», ribadisce Tramonti rivolgendosi a dipendenti, volontari della Procivil e a tutti coloro che si sono prodigati durante i giorni dell’emergenza.

Le previsioni

Intanto il ciclone in arrivo dalla Scozia attraverserà la Francia e le regioni alpine portando con sé tanta aria fresca. Il contrasto però con le temperature torride dei giorni scorsi porterà a piogge intense. Nel weekend, invece, la «passata» temporalesca importante, diffusa, che potrebbe mantenere su tutta l’Italia temperature sotto la media sino a Ferragosto.

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