Maltempo, i danni dalla Bassa alle Valli

Una domenica di tregua e di lavoro intenso per rimediare ai danni del maltempo. Ora si temono nuove precipitazioni.
Maltempo, danni e lavoro contro il tempo
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Dopo 24 ore di maltempo, una domenica di sole ha visto Vigili del fuoco e uomini della Protezione civile al lavoro dalla Bassa alla città, dalla Valtrompia alla Valcamonica per rimediare ai danni di pioggia e stravento. E se in città è stato soprattutto il forte vento a causare caduta di alberi e spostamento di tegole sui tetti (oltre al crollo dell'insegna del McDonald's di Campo Grande), le forti precipitazioni hanno causato qualche problema nelle campagne della Bassa: basti pensare a cosa è accaduto a Quinzano dove l'Oglio - pur non minacciando in alcun modo l'abitato - ha allagato completamente molti dei campi e dei terreni più prossimi al suo letto.

Più critica la situazione tra Sebino e Valcamonica, in particolare a Pisogne le cui frazioni montane nel corso della giornata di sabato e per gran parte della domenica sono rimaste pressoché isolate a causa di una serie di smottamenti verificatisi lungo le pendici dei rilievi circostanti. Dalle 18.30 di domenica, tuttavia, le strade per le frazioni sono state rese di nuovo percorribili sia pure a senso unico alternato con impianto semaforico temporaneo: raggiungibili dunque sia Grignaghe che Siniga e Pontasio. Nel pomeriggio era già stata ripristinata la strada per la Val Palot. Dopo 36 ore di lavoro ininterrotto per la cinquantina tra uomini della Protezione civile e Vigili del Fuoco qualche ora di riposo, anche se il monitoraggio è previsto per l'intera nottata. Il timore semmai è per le prossime ore: le previsioni annunciano nuove piogge e il terreno già zuppo d'acqua potrebbe non reggere.

Preoccupa anche la frana staccatasi in Valtrompia, a San Colombano di Collio, in località Boccafol: in realtà poche decine di metri cubi di terra quelli staccatisi dal fianco della montagna, ma a suscitare apprensione è l'analogia con quanto accadde nel 2000. Anche in quel caso si verificò un distacco di lieve entità, cui però, a causa del protrarsi delle piogge seguì pochi giorni dopo una frana di enormi dimensioni. La situazione resta pertanto monitorata. 

Lo sguardo è ora rivolto al cielo: la speranza è che le precipitazioni attese possano quantomeno rivelarsi di modestissima entità.

 

 

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