Magazzino da 30 milioni (e 2mila alberi) per la Copan
Un nuovo magazzino da 30 milioni di euro nel quale lavoreranno almeno cinquanta persone. Un investimento significativo per un’azienda che rappresenta al meglio il concetto di eccellenza bresciana: la Copan è una società che opera nell’ambito sanitario della pre-diagnostica; in particolare è leader nella progettazione e produzione di sistemi di raccolta e conservazione di campioni standard di batteriologia, virologia, biologia molecolare, campionamento forense e ambientale. Durante la pandemia ha prodotto oltre due miliardi di tamponi. Un’azienda in continua crescita che ora punta su Castel Mella per realizzare un magazzino completamente automatizzato.
L’impatto
Il sito industriale avrà un’estensione di 12mila metri quadri all’interno di un’area da 60mila metri quadri situata in via Renolda nella zona industriale/artigianale/commerciale che si affaccia sull’Orceana (nei pressi del Burger King e poco distante da dove un tempo c’era il Game City). Un’area che invece, dal lato opposto, confina con la zona Macina di Castel Mella.
«Un intervento futuristico - sottolinea il sindaco Giorgio Guarneri -, siamo molto contenti che un’azienda così importante, seria e all’avanguardia come la Copan abbia scelto il nostro paese per realizzare il suo nuovo magazzino. Una società che nelle sue politiche aziendale ha il rispetto ambientale come caposaldo, e questo lo si potrà vedere, una volta in più, quando il sito di Castel Mella sarà pronto».
Su un lato l’area si affaccia su alcune case (che appunto sorgono nella zona Macina), per questo motivo una parte della struttura avrà un’altezza di 13 metri, un po’ più alta la restante. «Dall’abitazione più vicina c’è una distanza di oltre 40 metri» sottolinea il progettista, l’architetto Francesco Apollonio.
Una precisazione non certo casuale, «il livello di attenzione sul fronte dell’inserimento paesistico è stato altissimo» prosegue. E ancora, spiega sempre Apollonio: «La fase preliminare di verifiche ambientali ci ha impegnati in modo molto significativo, ogni singolo aspetto è stato valutato da tutti i fronti possibili». Un esempio: «Nemmeno una goccia d’acqua andrà nella roggia né nel corpo idrico superficiale». Analizzando il progetto, continua l’architetto, «abbiamo studiato l’impatto acustico e messo in campo soluzioni che lo abbattano».
Il verde
Il nuovo magazzino Copan andrà ad affacciarsi su quell’Orceana che è una strada percorsa ogni giorno da decine di migliaia di mezzi, nell’attesa della tangenzialina di Roncadelle che probabilmente non arriverà mai, ma questo è altro tema. Il sito dell’azienda bresciana, anche da questo punto di vista, avrà un bassissimo impatto: la stima è che transiterà un mezzo all’ora. I camion passeranno appunto da via Renolda e non si sposteranno nella parte esterna dell’area, staranno quindi molto distanti dalle case.
E poi c’è l’aspetto della mitigazione ambientale, calcolata sulla cubatura massima possibile e non soltanto quindi sull’immobile che verrà realizzato. L’area boscata si estenderà per oltre 20mila metri quadri, all’interno della quale verranno piantati 2mila alberi; basandosi sulle varie tipologie di piante, si prevede che entro tre anni avranno già raggiunto altezze e consistenze considerevoli. Ma non solo, perché come oneri di urbanizzazione e opere di mitigazione extra ambito verrà piantumata un’altra area di 2mila metri quadri in zona Macina.
Sul fronte tempi, attualmente sono in corso indagini archeologiche (coordinate con la Sovrintendenza), il cantiere partirà dopo l’estate, fine lavori a dicembre 2024.
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