Magazzino 47 in vendita, trattativa col Comune

Chiesto il rinvio dell'udienza di lunedì 28. L'immobile potrebbe essere ceduto dalla Loggia proprio al collettivo.
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In principio era lo sfratto. Ora c'è la compravendita. Meglio, una trattativa che vede coinvolti Loggia e Magazzino 47 per trovare una soluzione al destino all'area di via Industriale. Il Comune potrebbe venderla proprio al collettivo antagonista, rinunciando all'idea di sgomberare il centro sociale occupato. L'ipotesi trova conferma nel fatto che l'udienza per lo sfratto programmata lunedì 28 verrà rinviata. Così hanno concordato i legali dell'Aler, che gestisce l'immobile per conto del Comune, e del Magazzino, per consentire alle parti in causa di proseguire il dialogo.

Non mancano le criticità. A partire dal credito che la Loggia esige dal collettivo, circa 70mila euro per gli affitti non pagati negli ultimi anni. La morosità del Magazzino ha origine in un accordo preso con la precedente Amministrazione: il collettivo era pronto ad effettuare interventi di messa in sicurezza e manutenzione a proprio carico, scomputando i costi, 30mila euro, dai canoni dovuti al Comune, pari a 11mila euro annui. Problemi autorizzativi (l'area è compresa nel sito Caffaro) rallentarono l'avvio delle opere, fino a quando nell'ottobre 2010 vi fu la validazione al nuovo progetto.

Tuttavia, nel dicembre dello stesso anno arrivò l'intimazione di sfratto da parte dell'Aler per conto del Comune, nonostante la disponibilità del Magazzino a saldare il debito. L'Amministrazione Paroli riteneva infatti che la morosità del collettivo impedisse la prosecuzione del rapporto di locazione. Tanto da portare un anno fa allo scioglimento del contratto in anticipo sulla scadenza (dicembre 2011). Il 12 luglio, poi, il giudice diede il via libera allo sfratto. Il Magazzino presentò un'opposizione formale al dispositivo proprio in virtù dell'accordo siglato con l'Amministrazione Corsini.

Lo scorso novembre vi fu una prima udienza con immediato rinvio al 28 maggio, deciso perché le parti intravedevano la possibilità di un accordo. L'ulteriore rinvio che verrà chiesto lunedì fa emergere nuovamente una trattativa rimasta sottotraccia. Tra i problemi da risolvere vi è anche la cifra chiesta per l'area: 150mila euro.

Le parti sono al lavoro. Il collettivo antagonista nei mesi scorsi ha messo in atto manifestazioni, iniziative, occupazioni temporanee (l'ex cinema Astra l'11 dicembre, la Crocera di San Luca il 18). Proteste all'insegna dello slogan «Io voglio spazio. Difendo Magazzino 47» per chiarire la volontà di non lasciare via Industriale.

Da parte del Comune, oltre agli appelli al rispetto della legalità e al pagamento degli arretrati, era netto l'invito ad andarsene rivolto al centro sociale. «Potrebbero rivolgersi al mercato privato - dichiarava il vicesindaco Rolfi al Giornale di Brescia il 10 novembre 2011 - per trovare un nuovo edificio. Non c'è sempre papà-Comune». Una posizione condivisa dal sindaco Paroli, con in mezzo il presidente dell'Aler Isacchini, che invitava la Loggia a trovare soluzioni evitando conflitti. In sostanza, la linea che sta prevalendo ora.

Emanuele Galesi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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