Madunina dei custù, nel week end torna la casoncellata

Ormai sta per compiere 45 anni: la prima «Casoncellata de la Madunìna dei custù» venne infatti organizzata dal Gruppo alpini del quartiere Bottonaga nel 1978. Anche se qualche protagonista degli esordi è nel frattempo andato avanti, tradizione e spirito sono rimasti invariati, fedeli al motto: «I ména bù i casonsèi dé la Madunìna dei custù» («portano fortuna i casoncelli della Madonnina protettrice dei custù», ovvero le biete anticamente coltivate nelle numerose ortaglie del quartiere). Nei primi anni i casoncelli venivano preparati manualmente dagli alpini, ma sono ormai diventati troppi: anche quest’anno saranno circa 150mila e, perciò, confezionati in pastificio, ma sempre rispettando la ricetta originale.

L’appuntamento è per sabato e domenica prossimi, 12 e 13 novembre, nella sede del Gruppo Alpini Bottonaga al Parco Pescheto, in via Corsica 327/a: in entrambi i giorni, a partire dalle 11 e fino a tarda sera, sarà possibile degustare i casoncelli, o portarseli a casa in confezione sottovuoto. L’iniziativa ha come sempre scopo benefico e, quindi, la partecipazione all’iniziativa è a libera offerta. Sabato, alle 18.30 nella chiesa di Santa Maria in Silva (appunto la «Madunìna dei custù») sarà celebrata una Messa in onore della Protettrice degli ortolani, un tempo protagonisti della sagra nel popolare quartiere attorno alla zona di via Corsica.

Domenica, lungo la prima parte di via Corsica, torneranno anche le bancarelle della Fiera, tra le quali ce ne sarà una anche per la distribuzione delle confezioni di casoncelli da portare a casa. Sabato mattina nella sede del Gruppo di Bottonaga saranno ospitate anche alcune persone con disabilità della Scuola Nikolajewka, ente a cui sarà destinato parte del ricavato della casoncellata.