Ma è il volante del Comune che va guidato

Il commento di Massimo Lanzini alla vicenda delle multe record alle auto blu del sindaco Paroli.
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Tre cose si impongono alla riflessione. La prima è una certezza: per tratto personale e per convinzione il sindaco Paroli non può essere certo assimilato alla figura del politico sbruffone e approfittatore. Tuttavia il fatto che praticamente ogni volta che entra in autostrada (tante sono le multe) l'auto blu che lo trasporta debba superare i limiti di velocità lo espone inevitabilmente a quel clima di distacco e fastidio che sempre più spesso l'opinione pubblica sente verso chi ci amministra. E questo lo deve sapere. Dunque non possiamo non chiederci e chiedergli: perché mai noi dobbiamo rispettare limiti e pagare multe in silenzio, quando sbagliamo, e invece qui ci troviamo a dover discutere pubblicamente di decine di migliaia di euro che neppure si sapeva dovessero essere sborsati? E perché mai per andare da Brescia a Milano si doveva sempre accendere il lampeggiante? Tutte e solo ragioni di sicurezza o c'era forse anche un po' di voglia di fare in fretta?

La seconda è che in questa vicenda la macchina che sembra sfuggire di più alla guida, in realtà rischia di essere quella amministrativa, che appare ai nostri occhi tutto tranne che smart. Come è possibile che documenti ufficiali regolarmente protocollati spariscano nel nulla? Che il passaggio di pratiche da un settore all'altro avvenga con faldoni di carta portati in giro da dipendenti e commessi? Che di decine di multe si venga a sapere solo grazie all'ineffabile puntualità dell'Agenzia delle Entrate?

La terza è che - a differenza di quanto succede per l'auto blu che a volte lo trasporta - il volante della Loggia in ultima istanza sta proprio nelle mani del sindaco. Inevitabilmente, che gli piaccia o meno: la città lo ha eletto per quello. E quindi forse un po' di accelerazione in più - stavolta sì - nell'affrontare con trasparenza la vicenda andava messa in campo. Senza aspettare che i giornalisti e le voci sussurrate dettassero i tempi. Insomma: la macchina va guidata con riflessi pronti, sterzate precise e ottima capacità di tenere la strada. Anche quando questa si fa sdrucciolevole.
Massimo Lanzini

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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