Lutto in città, addio a Silvana Serra Tarantola

Lunedì i funerali della fondatrice della celebre libreria cittadina
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Addio a Silvana Serra Tarantola, figura di spicco di Brescia e del nostro centro storico. Silvana, il cui nome è legato in modo indissolubile alla storica libreria di Corso Zanardelli, è morta ieri e la salma riposa nella casa di via Pace 29. I funerali si svolgeranno lunedì alle 10,30, nella chiesa dei Ss. Nazaro e Celso.

Quella di Silvana è stata una storia che ha preso le mosse dal padre Alfredo, uno dei capostipiti di quelle famiglie pontremolesi che dalla Toscana si mossero, contribuendo alla diffusione del libro in Italia. In molti varcarono il Passo della Cisa per vendere testi e volumi in gerle appese alle spalle. Dopo il 1920 Alfredo diventa ambulante a Milano col fratello Ulisse, dove conosce i primi editori italiani. Trasferitosi a Brescia nel 1922, Alfredo lavora alle dipendenze degli zii Vannini, per poi aprire in Corso Palestro la prima sua libreria. Il senatore Ugo da Como, uomo di raffinata cultura, vi abita di fronte: in breve trasmette ad Alfredo la passione per i libri d’arte sino a renderlo il tenutario della stima e della fiducia dei bresciani che amano testi rari e preziosi.

A Silvana andò poi il compito di aprire la libreria Tarantola di corso Zanardelli nel cuore del centro cittadino di Brescia. Qui sono confluiti i più noti e famosi scrittori italiani e stranieri a presentare i propri libri. Qui si sono dati convegno per incontri e discussioni uomini di governo come il Presidente Spadolini o Susanna Agnelli, Enzo Biagi, Arrigo Petacco, attori e attrici come Giulietta Masina, con cadenze e appuntamenti che si sono distribuiti in tanti anni di attività. Il figlio di Silvana, Marco, oggi segue l’attività di libraio nella nuova sede in via Fratelli Porcellaga. Ora la grande prova del dolore della morte della madre. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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