L'uomo nero di Paladino al posto del Bigio: cosa ne pensate?
Tra meno di un mese l'artista Mimmo Paladino sarà protagonista di un ambizioso progetto che coinvolge in particolar modo il centro storico. Sono oltre settanta le sculture, in molti casi imponenti che verranno collocate tra piazza Loggia, Santa Giulia, il Capitolium, la fermata Stazione della metro o piazza Vittoria in una sorta di museo diffuso mai visto prima a Brescia e non solo.
L'allestimento, visitabile dal 6 maggio, è il primo della serie Brixia Contemporary, che proseguirà nei prossimi anni coinvolgendo diversi artisti (tempi e nomi non sono ancora noti). Quando si cominciò a parlare del progetto, il primo luogo al centro dell'attenzione fu piazza Vittoria per la ben nota questione del Bigio. L'amministrazione Del Bono non ha intenzione di riportare la statua di Arturo Dazzi sul suo basamento. La Soprintendenza ha dato l'ok al posizionamento di altre opere, purché in via temporanea: proprio Paladino aprirà la schiera dei sostituti dell'Era Fascista, questo il nome originale dell'opera contestata, con un uomo alto sei metri, dai tratti stilizzati e di marmo nero. Una stele, come viene definita l'opera, che tra l'altro resterà in città per vent'anni, come ha spiegato il presidente di Brescia Musei, il gallerista Massimo Minini. Sulla sua collocazione futura non ci sono indicazioni, ma per ora una cosa è certa: nelle prossime settimane arriverà su quel basamento lasciato finora vuoto.
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