L'Unione Universitari mette un test nel mirino

L’Unione degli Universitari segnala irregolarità nei test d'ingresso. L'Università: "Non abbiamo responsabilità".
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Dopo il caso "grattachecca" l’Unione degli Universitari continua a scovare irregolarità nei test d’ingresso di quest’anno.
"A Brescia, nel test per professioni sanitarie - denuncia in una nota - sono state annullate nel corso della prova stessa ben 4 domande a causa di un errore di impaginazione; la conseguenza di questa decisione ha portato a un punteggio massimo di 76 e non di 80 che inficia di gran lunga il risultato di un candidato che, rispondendo correttamente a quei 4 quesiti, verosimilmente avrebbe raggiunto l’agognato punteggio minimo richiesto per passare il test".

A rispondere per l'Università Statale di Brescia è il professor Giuseppe Romanelli, presidente di commissione giovedì scorso proprio al test per professioni sanitarie. "L'Università non ha alcuna responsabilità. L'errore è stato counicato durante la prova e quando ci si accorge dell'errore di stampa viene di conseguenza adeguato il sistema di valutazione".

L’associazione studentesca però sta valutando anche un’altra "grave" irregolarità avvenuta a Roma e nelle prossime ore deciderà sul da farsi. "Certo è che si provvederà a un ricorso collettivo, perchè questo sistema di selezione preventiva si rivela ancora una volta non idoneo, non funzionale e mal gestito", afferma l’Udu.
 

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