L’UniBs acquista il Park Hotel Ca’ Nöa: diventerà un collegio

Già venerdì la firma del contratto preliminare. Il rettore Maurizio Tira: «Così copriremo tutte le richieste di alloggio»
La facciata del Park Hotel Ca’ Nöa - Foto © www.giornaledibrescia.it
La facciata del Park Hotel Ca’ Nöa - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Da Park Hotel a collegio universitario. Da albergo con 81 camere a residenza per studenti con 100 posti letto. Il futuro del Ca’ Nöa è già scritto, e per vedere nero su bianco basterà aspettare venerdì, quando l’Università degli Studi di Brescia (UniBs) firmerà il contratto preliminare di compravendita.

Il via libera all’operazione da 7 milioni di euro è arrivato dal Consiglio di amministrazione dell’ateneo cittadino, che all’unanimità ha approvato l’acquisto di un immobile in posizione strategica: si trova tra via Triumplina e via Branze ed è vicinissimo ai Dipartimenti di Ingegneria e di Medicina, oltre che alla fermata «Europa» della metropolitana.

Anche se la struttura è in buone condizioni (è ancora presente l’attività alberghiera) sono previsti lavori di ristrutturazione per adeguarla alle nuove esigenze. Si punterà naturalmente anche sull’efficientamento energetico, tema particolarmente caro al rettore Maurizio Tira. «Con il preliminare d’acquisto - spiega il magnifico - potremo partecipare al bando ministeriale per le residenze universitarie che scade tra una settimana. Confidiamo di ottenere un cofinanziamento che può arrivare fino al 75%». Il resto lo metterà la stessa UniBs che, lo ricordiamo, ha chiuso l’anno con un utile di ben 6 milioni di euro: un vero e proprio «tesoretto», frutto di una gestione oculata.

Il progetto

Grazie al nuovo collegio si conta di rispondere pienamente alle richieste di alloggio che vengono dagli studenti. «Ogni anno ne restano fuori circa cento. È proprio il numero di posti che contiamo di ricavare nell’attuale hotel Ca’ Nöa». Se tutto andrà per il verso giusto i lavori potrebbero partire già nei mesi estivi, in modo tale che per l’inizio del nuovo anno accademico sia disponibile una cinquantina di letti. A pieno regime i posti raddoppieranno e ci saranno pure una reception e una mensa (sarebbe la terza per la Statale, la seconda nella zona nord della città). È da ricordare che la Statale nei mesi scorsi aveva stipulato anche un preliminare d’acquisto per il ristorante Ca’ Nöa (è di una proprietà diversa rispetto all’albergo). Lì, spalmati su 4.500 metri quadrati di superficie, dovrebbero vedere la luce aule e laboratori, come prevede il progetto.

L'idea di via Branze pedonale

Con questa nuova operazione che riguarda il Park Hotel, Brescia dunque punta a diventare sempre più città universitaria. Così come via Branze punta a diventare sempre più via universitaria. Al punto che Tira rilancia l’idea di chiuderla al traffico: «Le due parti del campus, quella sul lato nord e quella sul lato sud, in realtà sono un tutt’uno. Ma la strada al momento le separa come una barriera».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato