Lotta alla ludopatia: firmato il manifesto delle Regioni

Uno strumento contro il gioco patologico: 2.111 i "malati" assistiti dalle Asl lombarde nel 2014
MANIFESTO SULLE LUDOPATIE
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Per ora l’hanno firmato Lombardia, Liguria, Veneto e Basilicata. Nei prossimi giorni potrebbero aderire anche Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Campania. Così il «Manifesto delle Regioni per la lotta alla ludopatia» vuole che si crei un sistema che contrasti le degenerazioni del gioco d’azzardo.

«Anche in altre Regioni italiane, magari con alcune differenze - ha detto l’assessore Viviana Beccalossi, team leader della giunta Maroni nella lotta alla ludopatia - si è deciso di affrontare un percorso simile a quello intrapreso in Lombardia e oggi siamo qui a confrontare le rispettive esperienze e soprattutto a mandare un segnale forte: le Regioni e gli Enti locali vogliono continuare ad avere voce in capitolo perché è proprio a loro che spetta il compito più triste e gravoso, quello di prevenire il fenomeno ma soprattutto curare le persone».

Non per niente il manifesto, primo nel suo genere, è stato al centro della prima Giornata nazionale sul contrasto al gioco d’azzardo, che ha portato a Palazzo Lombardia 500 persone da tutta Italia, tra cui rappresentanti del Governo. L’obiettivo è di arrivare, ha detto il presidente Roberto Maroni, «entro il 30 aprile ad una norma di legge che regolamenti il settore».

Non sono mancati i sindaci di Bergamo, Padova, Pavia e quello di Brescia, Emilio Del Bono, alcune delle città lombarde dove avrebbe già fatto effetto la legge regionale del 2013: in tutta la Regione sono sparite 8.000 slot machine e 283 videolottery da 1.283 esercizi commerciali.

«Capisco le preoccupazioni degli addetti al settore, legate al rischio di posti di lavoro – ha detto Maroni - ma compito delle istituzioni è mettere tutti gli elementi sul tavolo».

Si continuerà su questa strada in Regione. Che emanerà anche un nuovo bando (l’anno scorso aveva stanziato 3 milioni) per finanziare iniziative e progetti contro la ludopatia. E si farà pressione anche sul Governo, perché non crescano i malati di gioco patologico: 2.111 quelli assistiti dalle Asl lombarde nel 2014.

 

 

 

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