L'ombra di una spedizione punitiva sulla rissa in piazza Vittoria
È stato identificato il sesto e si seguono le tracce del settimo. Questo, ad oggi, il bilancio dei ragazzi identificati per la maxi-rissa scoppiata sabato sera in piazza Vittoria, nel cuore della città.
Con calci, pugni, bicchieri lanciati e bottiglie usate come mazza a fare da cornice all’orario dell’aperitivo. In mattinata la Polizia locale si è presentata a casa di un cittadino albanese trentenne, ritenuto tra i più attivi nella rissa.
E con il passare delle ore la dinamica è sempre più chiara. Gli scontri sarebbero nati per vendetta. Una spedizione punitiva da parte di amici e parenti di un ragazzino albanese picchiato una settimana prima al centro commerciale Freccia Rossa, punto di ritrovo in città dei giovani che arrivano da tutta la provincia.
Per vendicare il pestaggio almeno in tre sarebbero stati assoldati per trovare i responsabili dell’aggressione.
La Polizia locale ha tarsmesso questa mattina gli atti alla Procura con sei nomi dei repsonsabili; un settimo giovane avrebbe le ore contate. Nel gruppo non ci sono minorenni; i due fermati sabato sera subito dopo la rissa non avrebbero infatti partecipato agli scontri, stando alla visone dei filmati a disposizione degli agenti.
A proposito dell’intervento della Polizia, non si placa la polemica in merito al ritardo nell’intervento. Gli agenti, però, «si sono mossi secondo le regole» assicurano dal sindacato di Polizia locale.
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