L'ombra dei narcos sulla rotta dei misteri

Si cerca l'aereo scomparso cinque anni fa nella stessa area. Torna l'ipotesi del dirottamento.
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Stesso giorno, il 4 gennaio 2008. Ore vicine, le 9.45. Rotta inversa, da Caracas a Los Roques. Uguale dinamica: l'aereo scompare sopra l'oceano senza lasciare tracce. Con in più l'ombra dei narcos ad oscurare la rotta del Let-140 svanito al largo del Venezuela cinque anni fa. A bordo c'erano otto italiani, il sospetto dei loro familiari è che il velivolo non sia precipitato, ma sia stato dirottato dai trafficanti di cocaina. Da aereo per turisti a «narcoavión», come li chiamano da quelle parti. L'avrebbero usato per trasportare la droga in un Paese vicino.

Tra le coincidenze temporali con il caso del BN2 Islander che trasportava Guido Foresti e Elda Scalvenzi, assieme a Vittorio Missoni e alla moglie Maurizia Castiglioni, si inserisce però una differenza: nel 2008 il pilota del Let-140 lanciò l'allarme, mentre l'altroieri non è partita alcuna comunicazione. I punti in comune tra i due episodi sono però troppi per non alimentare i sospetti su una rotta in cui dal 1997 si ha notizia di almeno altri quattro casi di aerei fantasma. Non solo, in tutto il Venezuela sono 57 i velivoli di cui si sono perse le tracce negli ultimi quindici anni. Il conto l'ha tenuto il comandante Mario Pica, ex pilota dell'Aeronautica militare e consulente delle famiglie degli otto italiani spariti cinque anni fa. Ci sarà anche lui sulla nave equipaggiata con apparecchi per rilevare in profondità i resti del Let-140 della compagnia Transaven e le tracce dei passeggeri.Le ricerche riprenderanno il 29 gennaio, come annunciato dal settimanale Oggi. Il comandante Pica ha dichiarato ieri che la spedizione potrebbe mettersi a disposizione per le ricerche del BN2 Islander, se fossero ancora in corso.

Se non si trovasse nulla, ulteriori indagini potrebbero puntare a dimostrare che nel 2008 l'aereo finì nelle mani dei narcos. La zona, come sottolineato dallo stesso Pica, è un «paradiso del traffico di droga»: il Congresso Usa stima che dal Venezuela transiti il 17% della cocaina smerciata nel mondo. E l'aereo è un mezzo di trasporto privilegiato: tra il 2010 e il 2011 nel Paese ne sono stati sequestrati 44, oltre a 41 piste clandestine.

Agli eventuali dirottamenti è stato collegato anche il nome delle Farc, ma in ogni caso è difficile pensare che si tratti sempre di soli incidenti. Ci sono particolari che non tornano. Come ad esempio, nel caso del 2008, i resti mai individuati. Come il fatto che il corpo del secondo pilota del Let-140 sia stato trovato su una spiaggia giorni dopo la sparizione del velivolo senza segni di annegamento. Come il cellulare di un passeggero venezuelano agganciato ad una cella in Colombia il 6 gennaio di quell'anno. Oppure il numero dei passeggeri, salito dai 14 ufficiali ai 18 ricostruiti in seguito grazie alla trascrizione dell'autorizzazione al decollo. Chi erano le quattro persone in più? Si aggiunge anche questa domanda, sulla rotta dei misteri.
Emanuele Galesi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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