Loggia, tesoretto da 18,8 milioni per welfare e caro-cantieri
Più soldi per il welfare, l’illuminazione pubblica e il contrasto al caro-materiali, così da non fermare i cantieri. Ma anche risorse per gli investimenti, le bonifiche, gli impianti sportivi.
La maxi-variazione al bilancio di previsione 2022 varata dalla Loggia vale quasi 19 milioni di euro e servirà da un lato a rafforzare i servizi ai cittadini, dalla spesa sociale a quella culturale; dall’altro a rilanciare le opere pubbliche. Come ogni anno, a luglio, i Comuni sono alle prese con l’assestamento al bilancio di previsione approvato nei mesi precedenti. Una verifica di tutte le voci di entrata e di uscita. Per palazzo Loggia l’assestamento coincide con la seconda variazione al «previsionale» 2022, dopo quella dello scorso aprile.
Segno di come il bilancio sia ormai diventato uno strumento «flessibile», che va adattato in base alle esigenze di spesa e di cassa. Ieri mattina i numeri della variazione sono stati illustrati alla commissione comunale bilancio, venerdì 22 luglio si terrà il consiglio per il via libera.
Strategia
«I numeri ci confermano la solidità del nostro bilancio» ha spiegato l’assessore Fabio Capra. E conti solidi, continua, «garantiscono servizi efficienti ai cittadini». La variazione vale 18,8 milioni di euro. Soldi che derivano per 5,6 milioni dall’avanzo di amministrazione, vale a dire risorse «avanzate» dal 2021. Ci sono poi maggiori trasferimenti, in particolari 7,5 milioni recuperati da un contenzioso con lo Stato per vecchie entrate Ici degli anni 2001-2009: anche la sentenza in appello ha dato ragione alla Loggia e i soldi sono già stati incassati.
Come sarà speso questo tesoretto? Poco più della metà (9,9 milioni) per la parte corrente, vale a dire la spesa quotidiana per i servizi; il resto (8,9 milioni) in conto capitale, ovvero gli investimenti. I numeri. La spesa corrente vedrà crescere di 3,1 milioni la spesa per il personale: soldi per nuove assunzioni e in vista del nuovo contratto nazionale. Ci saranno 1,1 milioni in più per l’illuminazione pubblica che quest’anno toccherà la cifra record di 11,5 milioni (il caro-energia pesa non solo sulle famiglie ma anche sui Comuni).
La Loggia ha poi destinato 2,8 milioni alle politiche sociali, in particolare i minori (1,5 milioni); 900mila euro in più per la cultura, in vista del 2023; 600mila euro per lo sviluppo economico, in particolare 300mila per i negozi di via Veneto e via X Giornate penalizzati dai cantieri.
Capitolo investimenti. In primis si punta a non fermare i cantieri aperti, mettendo sul piatto 2,6 milioni per creare un fondo che integri i budget stanziati e assorba i rincari delle materie prime. Poi 1,2 milioni per gli impianti sportivi, di cui 750mila euro per progettare i nuovi impianti finanziati dal Pnrr (pista di atletica indoor e casa della ginnastica). Un milione in più per le bonifiche, 400mila euro per il Castello, altrettanti per le piscine.
Per il sindaco Emilio Del Bono questa variazione si inserisce nella «strategia» adottata in questi anni: «Investiamo nei servizi per garantire la coesione sociale e la qualità della vita. Vogliamo che Brescia sia sempre più a misura di famiglie e bambini». Poi «forti investimenti in conto capitale», per rendere la città «sempre più sostenibile e competitiva». E oggi «l’aver scommesso sulla trasformazione della città ci permette di guardare al futuro con più serenità».
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