Loggia, nel bilancio 2022 ci sono quasi cento milioni di investimenti

Nel rendiconto 2022 spiccano anche il dividendo di A2A che sfiora i 71 milioni e l'aumento generalizzato delle spese
LOGGIA, BILANCIO IN SALUTE
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Da una parte la gestione di un anno complesso, contraddistinto dall’aumento pressoché generalizzato di ogni voce di spesa per la Loggia, dall’altra il rilancio con un boom di investimenti, l’aumento dei dividendi di A2A e un tesoretto di nove milioni e mezzo di euro.

È quanto emerge dal bilancio del 2022 del Comune di Brescia, presentato ieri in Commissione Bilancio e in attesa di passare al setaccio prima dell’approvazione.

A spiccare più di tutto è appunto il balzo degli investimenti finanziati e attivati lo scorso anno: 99 milioni di euro. Il 75% delle scelte della Loggia è stato assorbito da quattro missioni: oltre 22 milioni di euro sono andati alle politiche giovanili, allo sport e al tempo libero (compresi l’impianto indoor polivalente e quello di atletica leggera «Gabre Gabric»), più di 19 ai trasporti e alla mobilità e altrettanti al territorio e all’edilizia abitativa, infine 13 milioni e mezzo alla cultura. Il restante 25%, pari a 26 milioni, è spalmato su ambiente, diritto allo studio, sicurezza, servizi sociali, servizi generali e sviluppo economico.

La mole di investimenti del 2022 supera di quasi 30 milioni il pacchetto dell’anno precedente e ciò è spiegabile con le opportunità del Pnrr e con l’appuntamento di Capitale italiana della Cultura che hanno sbloccato una quantità inedita di progetti.

I dividendi di A2A

Il secondo dato che balza all’occhio arriva dalla voce delle entrate correnti (pari a 338,8 milioni di euro): qui il dividendo di A2A schizza dai 62 milioni 658mila euro del 2021 ai 70 milioni 804mila euro del 2022. «Anche se le opposizioni sostengono che la Loggia sia troppo dipendente da A2A per noi è una grande notizia e speriamo che i dividendi continuino a crescere», commenta l’assessore al Bilancio Diletta Scaglia prevedendo prossimi commenti dai banchi della minoranza. Di certo il contributo della multiutility ai conti comunali è cresciuto a dismisura in soli quattro anni: nel 2018 ammontava a poco più di 45 milioni. «A contraddistinguere il lavoro sono state programmazione, lungimiranza e cautela», continua Scaglia. La cautela è stata quella di lasciare un avanzo applicabile al bilancio 2023 di 9 milioni e mezzo di euro, disponibile a luglio con l’assestamento generale del bilancio di previsione. «Potrà essere utilizzato per la messa in sicurezza dei conti, per l’utilizzo in conto capitale o per ciò che sarà necessario a far quadrare i conti».

Le spese

Ben altro tenore per la voce spese, dove gli aumenti più significativi si registrano per i beni e i servizi (oltre 193 milioni di euro di uscite) e per il personale (oltre 71 milioni). E se l’incremento di spesa di oltre 5 milioni di euro per i costi del personale dipende anche dagli aumenti contrattuali, i servizi ordinari della Loggia nel 2022 sono costati ben 22 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. A pesare, in quest’ultimo caso, sono le maggiori spese per le utenze a causa del caro energia (+8,6 milioni) e la compensazione del mancato aumento delle tariffe del trasporto pubblico all’agenzia del Tpl (+ 1,3 milioni). «Ciò dimostra che è stato comunque un anno complicato», ammette Scaglia.

La palla passa ora alla prossima commissione, prevista il 19 aprile, prima dell’approvazione del rendiconto.

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