Loggia: il Consiglio vota la cessione di Omb
Alla fine la Loggia ha votato: il mandato a Brescia Mobilità è vendere Omb International. Un esito cui la maggioranza è arrivata compatta e convinta e che le stesse opposizioni hanno in più d’un intervento detto non essere «un tabù». Resta invece, e resta tutta, la distanza sul metodo.
«I dati di questa vicenda sono chiari - ha detto il sindaco Del Bono - : Omb ha bisogno di ingenti finanziamenti che Brescia Mobilità comunica di non poter sostenere e che il Comune non può permettersi. Un ente come il nostro non ha né la forza né il ruolo per assumersi un simile rischio industriale».
Dai banchi dell’opposizione Francesco Onofri ha contestato «la titolarità stessa di questo Consiglio comunale» a votare un indirizzo «che toccava invece al sindaco assumersi fino in fondo», lamentando «una frettolosità e una mancanza di riservatezza che rischiano di danneggiare Omb», società «che meriterebbe uno sforzo collettivo da parte di tutti e che invece oggi resta un’azienda-Cenerentola». D
Non l’intera opposizione - in realtà - si è mossa sulla stessa linea. Per M5S Laura Gamba ha giudicato «positivo il coinvolgimento del Consiglio comunale. Stupisce invece la mancanza totale di un pronunciamento né del Consiglio né della Giunta nel 2009, quando l’acquisto di Omb per 11 milioni di soldi pubblici venne deciso su indicazione dell’allora direttore generale del Comune Maiocchi in un Cda di Brescia Mobilità durato 45 minuti».
Alla fine la delibera (con una raccomandazione Pd e un emendamento M5S) passa col voto della maggioranza. Contrari centrodestra e Onofri. Astenuta Laura Gamba.
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