Loggia 2023, Lucà: «La terza linea dell’Inceneritore va chiusa subito»

Up insieme al candidato sindaco per presentare la lista: «Nessuno tranne noi parla delle mafie»
Unione Popolare: i candidati di Up con in candidato sindaco Alessandro Lucà - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
Unione Popolare: i candidati di Up con in candidato sindaco Alessandro Lucà - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Tra i loro tratti distintivi, quello che preferiscono ricordare ad ogni uscita pubblica agli elettori ricorda molto la prima parte dell’incipit di Anna Karenina: «Tutte le coalizioni tradizionali si assomigliano, noi invece siamo inediti. Per l’approccio alla città, per il programma, per la squadra: questa coalizione non nasce per opportunismo politico, ma come laboratorio con una fortissima identità».

La voce è quella dei rappresentanti di Unione popolare, che - insieme a Movimento 5 stelle e Pci, ciascuno con la propria lista - sono schierati al fianco del candidato della terza coalizione in corsa per le elezioni del 14 e 15 maggio: Alessandro Lucà.

Priorità

«La strategia adottata dagli altri - arringa il candidato sindaco - è avere molte liste perché ci sono poche idee, tanto è vero che un programma unico non lo abbiamo ancora sentito. Alcune liste sono state poi aggiunte per dare uno smalto green, ma alla prova dei fatti quanto incideranno davvero? Il primo riscontro, nel centrosinistra, si ha già: le nomine di A2A sono andate in continuità». Il secondo tratto distintivo dell’alleanza emerge quasi d’ufficio: la centralità della sostenibilità ambientale. «Noi siamo gli unici al di fuori dei poteri che oggi condizionano le scelte in città».

Aggiunge Dino Greco: «A2A incassa altissimi profitti, una grande parte finiscono al Comune: com’è possibile che ci siano famiglie che non possono riscaldarsi per via di bollette troppo alte? Perché quei profitti non sono usati per aiutare chi è in difficoltà?».

L’esempio successivo tocca uno dei temi che, quasi come un tormentone inceppato, ogni cinque anni piomba immancabile in campagna elettorale: «Sull’Inceneritore serve un’azione immediata: la chiusura della terza linea si può attuare domani mattina». Lucà incalza: «Da un’Amministrazione che ha governato, prima di parlare di Brescia capitale europea dell’ambiente, mi aspetterei delle scuse per gli errori commessi e, soprattutto, per scelte non fatte. Con quale coraggio i candidati riescono ad affrontare i temi ambientali con tale superficialità? Non ammettono neppure di avere fatto degli errori». Infine, la terza impronta che caratterizza l’alleanza Up, M5s e Pci: la legalità come impegno programmatico.

«A Brescia siamo inconsapevoli di quanto le organizzazioni malavitose si stiano mangiando l’economia» rimarca Bruno Belsito. Un fronte che Lucà declina in pratica: l’istituzione di una Commissione comunale Antimafia «per fare sì che ci sia consapevolezza rispetto al problema» e il recupero dei beni confiscati «a partire dall’immobile che sta marcendo in stazione. Di questo è bene che qualcuno ne parli» sottolinea Belsito, mentre «in Comune sembra un mistero: non c’è traccia di questo tema, nessun accenno» conclude Lucà. Che, nei prossimi giorni, presenterà i tredici punti della sua Brescia futura.

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