Loggia 2023, l’assemblea Pd ha scelto: il vice di Castelletti sarà Manzoni

Dopo giorni di bagarre voto segreto e ballottaggio tra i due dem: la spunta l’assessore alla Mobilità
LOGGIA '23, IL PD VOTA MANZONI
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Il tandem può iniziare la sua corsa. Dopo giornate convulse, incontri carbonari, scambi di mail e telefonate infinite, ieri l’assemblea cittadina del Pd ha scelto: sarà l’assessore alla mobilità Federico Manzoni il possibile vice di Laura Castelletti, la candidata a sindaco del centrosinistra per le elezioni in Loggia della prossima primavera. Una decisione a sorpresa che ha ribaltato quello che aveva deciso la segreteria cittadina di venerdì scorso.

La riunione

La scelta è arrivata poco prima di mezzanotte, dopo un’assemblea durata quasi tre ore. L’esito del voto segreto è stato di 25 voti a favore di Manzoni contro i 18 di Valter Muchetti. Un esito sorprendente visto che i pronostici della vigilia stimano Muchetti in vantaggio nell’eventuale conta. Venerdì sera, per altro, la segreteria cittadina aveva scelto un’altra strada: non il ballottaggio tra i due ma una proposta politica da portare in assemblea.

La scelta era caduta su Muchetti. Nelle ultime ore però la modalità di come arrivare alla scelta è cambiata più volte. Alla fine il pressing di alcuni ex parlamentari e di figure storiche del Pd, ha funzionato. L’assemblea di ieri sera è stata chiamata a votare entrambi i candidati al ruolo, i due assessori dem. Un ballottaggio vero e proprio, con tanto di discorsi programmatici da parte dei due candidati e lungo dibattito, durato un paio d’ore, con numerosi interventi a sostegno dell’uno o dell’altro candidato.

Infine l’intervento del sindaco Emilio Del Bono, fresco recordman di preferenze alle regionali, e quindi il voto segreto. Manzoni, quando la scelta della segretarie sembrava ormai fatta e il voto di ieri una semplice ratifica, aveva anche scritto a tutti i membri dell’assemblea per perorare la strada del ballottaggio, così da potersi giocare le sue carte. E alla fine questa strategia pare aver pagato.

Ieri sera, prima dell’assemblea, la segreteria si è riunita per rivedere la scelta della scorsa settimana e dare il via libera alla conta segreta.

Il voto

Durante lo spoglio dei voti Muchetti si è pian piano defilato e ha abbandonato l’aula, al primo piano di via Risorgimenti, sede del Pd. Alla fine del conteggio il risultato ha premiato Manzoni, che ha raccolto 25 voti contro i 18 del suo avversario. Alla fine l'assessore alla Mobilità è stato applaudito dai suoi sostenitori e amici, dal presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata al senatore Alfredo Bazoli.

Le sfide

A convincere l’assemblea e a premiare Manzoni pare sia stata la preparazione dell’assessore alla Mobilità, ritenuto «complementare» a Castelletti e figura meglio attrezzata a dare continuità all’azione amministrativa di questi dieci anni, vista la centralità di alcuni temi, come la mobilità sostenibile, la ciclabilità, la vocazione universitaria di Brescia.

Nei prossimi 5-10 anni Brescia dovrà affrontare sfide chiave come la realizzazione del nuovo tram Pendolina-Fiera (lavori al via nel 2024, prima corsa nel 2029) ma anche i lavori dell’Alta Velocità verso Verona che trasformeranno alcune vie e il rilancio dello scalo merci Piccola Velocità di via Dalmazia. Dopo la scelta di ieri, ora il il centrosinistra potrà partire con la campagna elettorale per la Loggia potendo contare fin da subito sul tandem elettorale.

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