Loggia 2023, l'11 gennaio il Pd in assemblea sceglie il candidato sindaco

Il faccia a faccia dovrebbe sancire l'appoggio a Laura Castelletti. Resta il nodo della scelta del vice tra Manzoni e Muchetti
PD, TEMPO DI SCELTE
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Il clima pare essersi rasserenato. Ma il tempo delle scelte si allunga ancora. L’assemblea del Pd che dovrebbe sancire l’appoggio dem a Laura Castelletti si terrà mercoledì 11 gennaio alle 20.30 nella sede di via Risorgimento, alla presenza anche del sindaco Emilio Del Bono.

Si sperava di chiudere entro l’anno, dopo aver già rimandato a più riprese la quadratura del cerchio. Ma le giornate di festa e l’accavallarsi delle scadenze elettorali (le liste per le Regionali e il voto in Provincia) hanno fatto slittare ancora una volta la deadline. Lo schema resta di fatto lo stesso.

La richiesta di primarie avanzata da Federico Manzoni e Valter Muchetti verrà fatta cadere. A differenza del 2013 non ci sono «le condizioni politiche» né i tempi per percorrere questa strada. La mossa dei due assessori dem ha anzi irritato non poco i vertici del partito (che si sono sentiti scavalcati) e gli alleati (che hanno minacciato di rompere l’alleanza). A rimettere in carreggiata la coalizione è stato l’annuncio pubblico di Laura Castelletti: «Io ci sono». Mossa che ha fatto piazza pulita di chi nel Pd la accusava di non uscire allo scoperto («non si sa nemmeno se è disponibile...»).

Attorno al suo nome la coalizione si è di fatto ricompattata, da Sinistra Italiana ad Azione. I due assessori dem non avrebbero invece lo stesso consenso corale. Nell’assemblea cittadina del Partito democratico d’inizio anno il segretario Tommaso Gaglia con ogni probabilità avanzerà quindi una nuova proposta: rivedere la scelta dell’assemblea del 9 novembre, «sacrificando» i candidati del Pd in favore di Castelletti. Cosa che però non risolverà tutti i problemi. Resterà poi il nodo di chi tra Manzoni e Muchetti si candiderà al ruolo di vicesindaco (anche se qualcuno, dopo la loro uscita sulle primarie, vorrebbe cercare un «terzo nome»).

Manzoni può garantire più copertura nel mondo cattolico, oltre ad essere l’assessore più preparato. Muchetti pare godere di maggiore consenso e di maggiore popolarità nei quartieri. Chi deciderà? Difficile che si arrivi ad una conta in assemblea, cosa che potrebbe spaccare il partito. Improbabile anche che uno dei due rinunci al ruolo di vice dopo aver rinunciato a quello di sindaco. Si vedrà.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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