Loggia 2023, il Pd si ricompatta: «Valter Muchetti capolista dei dem»

Il Partito democratico si ricompatta e si prepara alla campagna elettorale per la Loggia. La prossima settimana il tandem Castelletti-Manzoni inizierà il tour nei circoli cittadini del partito.
Nel frattempo l’assemblea ha accolto la proposta del sindaco Emilio Del Bono e dato mandato alla segreteria di indicare Valter Muchetti come capolista dei dem alle elezioni del 14 e 15 maggio. In parallelo si ragionerà insieme a Federico Manzoni sulla possibilità che il potenziale vicesindaco non corra alle elezioni ma venga indicato al fianco di Laura Castelletti come «esterno» in caso di vittoria.
Non sono (stati) mesi facili, questi, per il Pd. Un partito senza guida, dopo le dimissioni del segretario Enrico Letta e mesi di conta interna in vista delle primarie di domenica. Anche a Brescia sono stati mesi laceranti, prima per la scelta del candidato sindaco, poi per il ballottaggio Manzoni-Muchetti per il vice. L’assemblea cittadina del 13 febbraio ha scelto Manzoni (25 voti a 18). Ieri sera la stessa assemblea ha chiesto a Muchetti di guidare la lista del Pd. Un modo per ricompattare il partito e sgombrare il campo da possibili ruggini in vista del voto.
L'esito delle Regionali
In fondo in città il Pd è galvanizzato dal risultato delle Regionali: partito al 38% e record di preferenze per Emilio Del Bono, oltre 35mila. Un «patrimonio» di consenso da non disperdere. Così, ieri sera, in via Risorgimento, è stato proprio Del Bono ad avanzare la proposta. «Il buon governo di questi 10 anni deriva anche dal fatto che non ci siamo mai divisi, né in consiglio né in giunta - ha spiegato - . Dobbiamo tenere unito il partito, che è l’asse della coalizione, e partire compatti e determinati per la campagna elettorale».
Muchetti ieri sera non c’era. In questi giorni si è preso una pausa ed è nella sua amata Bagolino. La proposta di Del Bono è comunque stata accolta positivamente da tutta l’assemblea. Manzoni compreso. L’assessore alla Mobilità - in quanto potenziale vicesindaco - avrebbe potuto (o dovuto) guidare la lista dem. Ma la proposta Del Bono fa sintesi di istanze diverse, «recupera» Muchetti e garantisce l’unità.
L'ipotesi della non candidatura di Manzoni
Va poi detto che tra i vertici del Pd sta prendendo quota l’ipotesi che Manzoni non si candidi ma sia indicato vicesindaco esterno in caso di vittoria. Andranno soppesati pro e contro. Ma questa strada avrebbe alcuni vantaggi: lascerebbe un presidio in Loggia durante la campagna elettorale; consentirebbe a Manzoni di impegnarsi con Castelletti su programma e coalizione, senza dover fare una corsa personale per raccogliere voti. E non riproporrebbe il dualismo Manzoni-Muchetti per le preferenze, cosa che rischierebbe di cannibalizzare il resto della lista.
Inoltre Manzoni si è già presentato quattro volte alle elezioni in Loggia, da quando aveva vent’anni, venendo sempre eletto. Come dire: ha già dimostrato di sapersi misurare con il voto popolare. Sul punto candidatura o no l’assemblea ha comunque dato mandato alla segreteria di valutare la soluzione migliore con l’interessato. Si vedrà.
Di certo c’è la soddisfazione del segretario cittadino Tommaso Gaglia: «L’assemblea del Pd compone tutti i tasselli e propone a Muchetti di fare da capolista alle elezioni - ha commentato a caldo -. Una comunità matura e consapevole della necessità di preservare il buon governo della città, che dopo la scelta sul vicesindaco da affiancare a Castelletti chiede a Muchetti di restare in squadra con il ruolo importante di capolista del Pd. Pronti così a iniziare la campagna elettorale uniti e presenti in tutti i quartieri».
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