Loggia 2023, Del Bono e Castelletti: «Corso Mameli sta rinascendo»
La giocano sulla contrapposizione più classica: non solo quella di due idee di città opposte, ma anche e soprattutto quella di due metodi antitetici di gestire e di comunicare Brescia: «Fabio Rolfi divide, noi uniamo. Lui mette i cittadini l’uno contro l’altro parlando di centro storico di serie A e di centro storico di serie B, di quartieri elitari e di quartieri popolari, di Regione amica a seconda di chi governa le città. Noi, parliamo di un’unica Brescia con una visione chiara». La candidata sindaco del centrosinistra Laura Castelletti ribatte colpo su colpo all’avversario del centrodestra. E lo fa davanti alla sala di lettura Umberto Eco, all’ingresso di corso Mameli, con al fianco il numero uno di Palazzo Loggia Emilio Del Bono.
I fari sono puntati proprio su questo spicchio di città: quello che da piazza Rovetta traguarda poi all’inizio di via Milano. L’attacco è diretto: «Rolfi parla di Ztl come rappresentative di musei e di privilegiati. In centro storico abitano persone che hanno storie e opportunità diverse: basta stereotipi». E, ancora: «Negli ultimi dieci anni Rolfi non si è visto né sentito, neppure durante la pandemia. Io e il sindaco siamo sempre stati qui, sono rimasta accanto ai cittadini anche scontrandomi contro la Regione e contro Gallera quando eravamo in ginocchio».
Per Castelletti e Del Bono, in questi dieci anni «è profondamente cambiato anche questo tratto di strada». Corso Mameli - ripetono - «sta rinascendo, grazie alle funzioni pubbliche». Perché «è così che si riqualifica: riempiendo di funzioni, che poi a cascata catalizzano il commercio, non funziona certo lo sconto sulla Tari». Il sindaco non resiste e rilancia: «Rolfi è un ignorante, perché dice falsità: un piano del commercio esiste e abbiamo fatto una marea di bandi in questi anni». Sarà una campagna elettorale ruspante.
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