Loggia 2023, Castelletti dice «Sì, grazie» e punta parecchio sull'ambiente
«Negli ultimi 10 anni Brescia è passata dall'essere una città laboratorio a una città modello di buone pratiche. Anche nella transizione energetica e nello sviluppo sostenibile. Ora serve un nuovo salto per diventare Capitale verde europea». Ne è convinta Laura Castelletti, la candidata a sindaca del centrosinistra alle prossime elezioni del 14 e 15 maggio per la guida della Loggia. Castelletti lancia la sua campagna elettorale dal Parco dei Maggiolini, in via passo Gavia, area Caffaro. «Un parco chiuso da vent'anni che nel 2019 abbiamo restituito alla città. Uno degli 8 parchi che abbiamo bonificato. Sembrava una sfida impossibile, ma ce l'abbiamo fatta. Questa è la Brescia che vogliamo? Sì, grazie» racconta lanciando così il suo slogan elettorale («Sì, grazie», appunto).
Il metodo
Operazione, quella delle bonifiche dei parchi, che simboleggia un po' il metodo di lavoro utilizzato in questi dieci anni e che Castelletti intende portare avanti: avere una «chiara visione» di dove si vuole portare la città, pianificare e lavorare per raggiungere l'obiettivo. «I risultati non si raggiungono in cento giorni, servono anni, risorse, energie. Ma in questo decennio abbiamo cambiato pelle alla città». E nei prossimi anni? «Vogliamo che Brescia sia sempre più una città europea, con un welfare innovativo che non lascia indietro nessuno e un'attenzione al tema ambientale». Non slogan ma azioni concrete, dalla badante di condominio alla piantumazione di 200mila alberi. «Uno per ogni cittadino».
Castelletti parte da quel che si è fatto. «Dieci anni di buon Governo». «Abbiamo fatto tanto e lo rivendico con forza»: «Abbiamo azzerato il consumo di suolo», rinaturalizzando 5,5 ettari, come certificato dall'Ispra nel 2020; creato il grande Parco delle cave; riqualificato intere porzioni di città, a partire da via Milano; investito nella mobilità pubblica, con i passeggeri passati da 41 a 58 milioni; portato a casa 360 milioni dello Stato per il tram; decarbonizzato la centrale di Lamarmora; avviato le bonifiche, portando il budget da 6 a 70 milioni, più altri 20 stanziati con l'ultima legge di bilancio.
«Sappiamo che il lavoro non è concluso, la bonifica del sito Caffaro però è instradata: nessuno ci aveva mai provato». Il nuovo «salto» in ottica green dovrà puntare sul Piano di transizione climatica della Loggia già imbastito, «Un filo naturale»: dalla depavimentazione di alcuni pezzi di città (si parte da via Metastasio) alla creazione di «oasi verdi» contro le ondate di calore, passando per il riassorbimento dell'acqua piovana.
Ma Castelletti pensa anche ad uno sportello per l'efficientamento energetico degli edifici privati, così da semplificare e aiutare le famiglie. Punti fermi restano poi lo stop al consumo di suolo e l'idea di una città più verde, con appunto la piantumazione di 200mila alberi.
Capitolo welfare
Castelletti rivendica come, nel bilancio comunale, la spesa per i servizi sociali sia al primo posto: 59,7 milioni di euro l'anno. «Il centrodestra vorrebbe tagliare quella voce di spesa. Noi invece l'abbiamo aumentata: per noi la priorità è non lasciare indietro nessuno e offrire servizi di qualità a bambini, famiglie, anziani». Le idee per il futuro (che troveranno una miglior definizione nel programma elettorale) puntano sul welfare «generativo»: un welfare in grado di rigenerare e far rendere le risorse (già) disponibili. Come? Ad esempio valorizzando gli 800 volontari dei Punti comunità durante il periodo Covid. O sviluppando, accanto ai centri per anziani («ne esistono già 16, stupisce che il candidato della Lega non lo sappia»), soluzioni complementari come le Case famiglia, una decina già funzionanti in città, per 150 posti. O ancora sperimentando la badante di condominio, una «soluzione condivisa» per anziani autosufficienti già sperimentata con successo in altre città.Infine l'aspetto più politico.
Sinergie
Stamane Castelletti è partita con la campagna elettorale. Settimana prossima ci sarà l'uscita in tandem con il suo eventuale vice Federico Manzoni («ci sentiamo tutti i giorni»), poi la presentazione del programma con la coalizione («per me il gioco di squadra è fondamentale»). Oltre ai partiti, a sostegno della candidata di centrosinistra vi saranno «numerose civiche»: certamente una lista civica Castelletti (forse in abbinata con il nome Del Bono), poi la lista guidata da Marco Fenaroli (Sinistra a Brescia) e Brescia 2030. Una civica dedicata all'ambiente? Si vedrà.
«Ma il tema ambientale sarà centrale nell'intera proposta del centrosinistra». Quanto al dialogo con Italia Viva, «vedremo», si limita a dire Castelletti: «Vorrei incontrarmi con il Terzo polo unito, se possibile, non singolarmente». Infine su un’eventuale giunta: «Non ho preso impegni con nessuno. L'unico era quello con il Pd per il vice. Valuteremo consensi e liste. A me interessano le competenze e il poter offrire alla città il miglior governo possibile. Brescia non può tornare indietro, deve andare avanti. Vogliamo una Brescia migliore? Si, grazie».
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