Loggia 2023, Calenda: «Oggi Brescia dovrebbe aspettare le scuse della premier»
«In Italia succede di tutto e quindi può succedere di dimenticarsi di costituirsi parte civile. Ma oggi Brescia si dovrebbe aspettare delle scuse dalla premier, perché altrimenti una dimenticanza formale diventa sostanziale. L’identità è la cultura. Se la storia non la conosci e non la rispetti, decade l’identità di essere italiano, che è poi uno dei principi su cui proprio la destra punta». Il leader di Azione Carlo Calenda inizia così, con un pensiero rivolto alla mancata costituzione come parte civile del Governo per la Strage di piazza della Loggia, il suo discorso di appoggio alla candidata sindaco del centrosinistra Laura Castelletti.
Castelletti: «Brescia non dimentica»
Il ritrovo è all’auditorium Capretti, una sala non ha visto il «tutto esaurito» perché - spiega l’on. Fabrizio Benzoni - «c’è la città bloccata per l’arrivo della premier». E proprio a lei si rivolge anche Castelletti: «La chiusura della nostra campagna elettorale è profondamente diversa da quella del centrodestra che si è dimenticato di una testimonianza tanto importante come quella di un passaggio rispettoso a piazza Loggia. A loro dico che la città non si dimentica di queste cose».
Gelmini: «Dal centrodestra programma ridicolo»
Dopo i saluti e l’appello al voto dei capilista, Caterina Avanza e Fabrizio Benzoni, lo ricorda Calenda che «Castelletti è capace e ha ben amministrato» e che «qui non possiamo far passare la Lega di Matteo Salvini perché è un pericolo», ma lo ricorda anche Mariastella Gelmini, che non risparmia critiche ai suoi ex colleghi di coalizione. «Non mi aspettavo che da destra si facesse sfoggio di un programma così ridicolo: stanno promettendo di tutto, alzando i toni e usando a volte parole anche inopportuna, spendere presenza ministri per camp elettorale è uno spettacolo che avremmo voluto risparmiarci».
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