Loertis, il primo hierbas bresciano fatto con dieci erbe locali
«Vi invitiamo a ridere e scherzare, sorseggiando un bicchiere di Loertis nelle serate di primavera, estate, autunno e inverno, pensando a quei dolci e labili momenti in cui la vita vi regalerà grandi emozioni». È quello che si legge sull’etichetta del primo Hierbas italiano made in Brescia.
«Loertis - Elisir afrodisiaco» è un distillato di erbe nato da un'idea del trio bresciano composto da Francesco e Piergiacomo Sigalini (i ragazzi di Dello fondatori del brand «Pantamolle») e Cesare Foresti (di Pralboino, attivo nel campo edilizio) durante un viaggio a Formentera fatto insieme tre anni fa. «L’ispirazione proviene dal famoso Hierbas di Ibiza, ma abbiamo voluto creare un prodotto nuovo utilizzando una ricetta composta da 10 erbe del territorio padano».
Dopo circa due anni di ricerca, i tre giovani hanno presentato il loro progetto lo scorso agosto con una comunicazione ironica dal gusto retrò. «Siamo partiti da un prodotto che nessuno ha mai voluto sviluppare, credendo prima di tutto nel nostro territorio. Ci sono voluti parecchi tentativi per arrivare al sapore che volevamo, però ce l'abbiamo fatta».
L’elisir è composto da varie erbe locali (tra cui salvia, rosmarino, ruta e anice). «Il nome che abbiamo voluto dare al nostro liquore è una scelta romantica - spiega Francesco - innanzitutto perché Loertis è il nome dialettale dell’erba selvatica più famosa di Brescia, il luppolo selvatico, ma soprattutto perché questa erba nasce solo in zone sane e prive di inquinamento».
Da gustare «on the rocks» (ossia liscio con il ghiaccio), perfetto accompagnato da una tonica, si può bere anche «sour» con limone e sciroppo di zucchero, perchè «è veramente versatile e si presta a varie miscelazioni», promettono i tre. E aggiungono: «Prossimamente presenteremo anche una nuova versione, un Loertis invecchiato, che sarà un prodotto ancora più raffinato».
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato