Lo stambecco va in letargo
Mi riscrive Prezzemolina39: «Adorato fiore di campo, ho atteso invano tutta l’estate un nostro incontro, che ahimé non c’è stato. Un giorno ti ho anche intravisto in spiaggia a Sirmione, ma l’emozione era troppa e non ti ho avvicinato. Ma io non demordo, continuo a sognare di passare qualche ora con te. Come stai? Ti immagino nel tuo meraviglioso orto a zappettare, a prenderti cura delle tue splendide verdure. Le zucche come vanno? Posso essere sfacciata? Ti rinnovo l’invito a cena. Ci potremmo mettere a tavola verso le 18.30 e sorseggiare del gustoso brodo di gallina con i risoni; avremmo poi molto tempo a disposizione nel dopo cena, potremmo guardare Amadeus su Rai1 e provare a indovinare che lavoro fanno i concorrenti. Speranzosa ti aspetto, un abbraccio».
Devotissima Prezzemolina39, le mie zucche procedono molto bene, a differenza di alcuni coltivatori che hanno lamentato una stagione infausta, io posso dichiararmi pienamente appagato; la zucca napoletana peserà ormai 15 chili, non vedo l’ora di tagliarla: incrociamo le dita. Mi scuso per non essermi più fatto sentire, ma è stata un’estate impegnativa e carica di emozioni, dai mari ai monti, passando per i laghi. Ora per questo agile stambecco di pianura è però arrivato il tempo del letargo. Per quanto riguarda l’invito a cena, il brodo di gallina è davvero un’invitante tentazione, lo preferisco però in purezza, senza pastina. Arriverò con la crescenza, spero ti piaccia. Mi faccio sentire io, a presto.
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