Liveblog con i vostri pensieri sulla guerra in Ucraina
Brescia ha già espresso la sua preoccupazione in più occasioni per quanto sta accadendo in Ucraina.
Per questo abbiamo deciso di raccogliere i messaggi dei cittadini bresciani su questa guerra: scriveteci i vostri pensieri, li pubblichiamo oggi in un liveblog sul sito del giornale e sui nostri social. Una selezione dei contributi uscirà sull'edizione cartacea del Giornale di Brescia.
Cosa pensate di quello che sta accadendo? Come vorreste esprimere solidarietà verso i cittadini ucraini? Avete timori per quello che potrebbe succedere in Europa? Quali ripercussioni pensate potrebbe avere tutto questo nelle vostre vite?
Potete inviare i vostri messaggi via Whatsapp al numero del GdB (389.5424471) oppure via e-mail all’indirizzo di posta elettronica gdbweb@giornaledibrescia.it. Potete anche scriverci via social, con un messaggio privato sulla nostra pagina Instagram o commentando il nostro post su Linkedin.
I vostri messaggi, minuto per minuto
Ore 19.46 - Andreina B.: Provo sgomento e tanto dolore per quanto sta accadendo in Ucraina. Bisogna porre fine quanto prima a questa guerra insensata che mette a rischio migliaia di persone .Questa azione militare è una grave violazione del diritto internazionale oltre ad essere una minaccia alla sicurezza euro atlantica. La debolezza dell' Unione Europea in politica estera ed i compromessi di importanti protagonisti sullo scenario europeo sono alcuni elementi che hanno lasciato spazio all'aggressività della Russia. Le conseguenze di questa guerra come sembra di capire non sarà una cosa che si placherà in breve tempo e le conseguenze ricadranno come sempre su tutti Noi e sulla nostra democrazia. Basta guerre!
- Alle 19 la diretta Facebook da Chiari, dove il Comune ha promosso una manifestazione di solidarietà per il popolo ucraino. «Siamo qui per dimostrarci vicini alla popolazione ucraina - ha spiegato il sindaco Massimo Vizzardi, che ha aggiunto -. Siamo qui per ripetere che i diritti umani sono intoccabili. L'indifferenza non deve esistere, perché nella Storia proprio l'indifferenza ha creato dei mostri». Hanno partecipato decine di persone online e circa 130 in presenza.
- Sul nostro territorio si aggiunge anche l’Associazione Comuni Bresciani (ACB)per condannare l’intervento militare russo in Ucraina. In un comunicato inviato alla stampa locale, si legge che «gli amministratori bresciani non possono non invocare e richiamarsi in questo delicatissimo momento al fondamentale principio costituzionale del ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Dopo due anni di pandemia che ha causato un numero elevatissimo di perdite umane, è gravissimo che a poche centinaia di chilometri da noi si possa anche solo pensare di causare ulteriori sofferenze e morti, che, come in ogni guerra, colpiranno maggiormente civili e persone inermi». L’ACB rivolge un appello alle istituzioni internazionali affinché promuovano la diplomazia per fermare il conflitto ed esprime la sua vicinanza ai cittadini ucraini presenti nella nostra provincia, che in queste ore affrontano ore di angoscia per i loro connazionali e le loro famiglie.
ore 15.26 - Claudia: Con quello che abbiamo passato negli ultimi due anni, ci mancava solo una guerra.
- Anche il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada prega per la pace in Ucraina. Lo fa divulgando una preghiera in attesa della preghiera per la pace in Duomo mercoledì 2 marzo dalle 12.30 alle 12.30. «I venti di guerra che soffiano nell’Est Europa chiamano a una riflessione e a un maggiore impegno per la pace» si legge nella nota diffusa dalla Curia.
Anche la Diocesi di Brescia rivolge «un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana».
ore 15.03 - Angelo: Maria, regina della Pace, veglia sulle badanti ucraine che vivono e lavorano nella nostra provincia. Veglia sulle loro famiglie. Prega per tutti noi.
ore 14.55 - Claudia S.: Le madri ucraine mettono sugli indumenti dei figli e delle figlie l'indicazione del gruppo sanguigno. La guerra annunciata è iniziata. Il 90% delle vittime di guerra appartiene alla popolazione civile - come quelle madri e la loro prole -. non a chi combatte. Mi chiedo se davvero sia stato compiuto ogni sforzo per prevenire ed evitare questo ennesimo conflitto. Ho la fortuna di essere nata e di vivere in Europa negli oltre settant'anni di pace - ad eccezione del conflitto nella ex Jugoslavia - seguiti alla Seconda guerra mondiale. Non ho provato la guerra, ma ho sentito tanti racconti di chi l'ha vissuta e subita, a partire da quelli di mio.padre, oggi novantenne, allora bambino privato dell'infanzia, che ancora rivive in sogno gli incubi dei bombardamenti. Nessuno deve provare cos'è davvero la guerra, Il conflitto armato non è mai una soluzione ai problemi; al contrario, li aggrava e ne crea di ulteriori, oltre a seminare morte, odio e distruzione. Il sangue non va versato, va salvato. Per questo la guerra in Ucraina va fermata. Subito e a ogni costo.
- Il Comune di Chiari organizza per stasera alle 19 un'iniziativa di solidarietà a sostegno del popolo ucraino e contro la guerra: i cittadini potranno rispettare un minuto di silenzio, sospendere tutte le attività fino alle 19.15 e esporre un lumino al davanzale della finestra.
- Anche i pensionati del sindacato si uniscono al coro che da tutta Italia si leva per chiedere la fine dell’attacco all’Ucraina. A Brescia lo comunica la Spi Cgil Lombardia, in una nota congiunta dei pensionati regionali che annunciano mobilitazioni in tutte le piazze lombarde. «Siamo vicini al popolo ucraino colpito da una folle decisone che, come tutte le guerre, porterà solo lutti e sofferenze alle popolazioni coinvolte. Tacciano le armi da fuoco e si torni alla diplomazia».
ore 14.20 - Michele: Riguardo a ciò che sta accadendo in Ucraina in questo momento, penso che si abbia tirato troppo la corda con la Russia. Stp parlando della Nato, in primis degli Stati Uniti che vogliono da sempre espandere la loro potenza portandosi fin sotto casa dei russi. Chi conosce la storia può ricordare la crisi dei missili a Cuba portati fino alle porte degli Stati Uniti, cosa che diede molto fastidio a quest'ultimi. Oggi si ripete la stessa cosa, senza contare gli interessi economici e geopolitici in ballo.
ore 13.35 - Roberta P.: La storia sembra non averci insegnato niente.
- A Brescia intanto si stanno organizzando le prime manifestazioni di solidarietà all'Ucraina. La prima è del presidio 9 agosto, che da quest'estate è impegnato in un sit it costante in piazza Paolo VI per protestare contro l'attuale progetto del depuratore del Garda. Il comitato, insieme a Basta Veleni e alle altre associazioni, lancia un'iniziativa in programma per le 20.30 di stasera, sempre in piazza Paolo VI (piazza Duomo) per dire no alla guerra.
ore 13.20 - Giusy: Dobbiamo pregare di più ed essere più uniti che mai.
ore 12.25 - Riccardo: Se i cittadini ucraini volessero riunirsi alla Russia, lo farebbero da soli. È quindi esplicita la violenza esercitata dalla Russia. Non vogliono aiutare nessuno, se non arricchirsi occupando un territorio produttivo. Ho l’impressione che vedremo molti ucraini alla ricerca di pace, in Italia e in tutta Europa. Arriveranno carichi di conoscenza ed esperienza, ma dovranno cominciare tutto daccapo. Arriveranno poveri, stanchi e depressi. Sarà fondamentale il nostro aiuto sincero.
ore 12.23 - Elena L.: La badante di mia madre viene dall'Ucraina. Si chiama Nadij, ha 70 anni. Stamattina l'ho trovata in lacrime per ciò che sta accadendo...è mamma e nonna....suo nipote di 20 anni è stato richiamato per servire lo stato, ma sono solo 2 anni che è in accademia ...cosa ne può sapere della guerra? È un ragazzino...anche il figlio di Nadia di 46 anni è stato chiamato. Questa è solo una delle tante testimonianze di persone, donne, che sono qui per aiutare le nostre famiglie, con la preoccupazione nel cuore per i loro famigliari.
ore 12.10 - Sissi: Sto pensando a mio padre che vive in Ucraina e non è convinto di fare la valigia e venire qui.
ore 11.45 - Anonima: Non voglio che succeda. Mio papà è militare e non voglio vederlo in guerra.
ore 11.30 - Laura B.: Guardo incredula quella coda ininterrotta di automobili che tenta di scappare da Kiev, penso a quelle famiglie bambini, donne, uomini. Fatico a trovare parole.
ore 10.50 - Nadia: Dolore immenso, sgomento, paura, solidarietà verso questo popolo, mi sento inerme e impotente!
ore 10.18 - Alessandra: Sono vicina al popolo ucraino con la preghiera e con il pensiero. In questa guerra siamo tutti coinvolti!
- Anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono stamattina ha pubblicato un post su Facebook in solidarietà all'Ucraina, invitando a pregare per chi si trova al fronte, i cittadini, i bambini.
ore 10.06 - Ele: Che tristezza. Questa cosa sta anche "uccidendo" il mio pensiero di fare un figlio.
ore 10.05 - Claudia Z.: Un altro incubo, dopo due anni tremendi. Povere persone e poveri noi.
ore 10 - Monica: Non è possibile che nel 2022 ci siano ancora guerre nel mondo.
ore 9.53 - C.B: Ancora una volta l'uomo si fa trasportare dalla ignoranza e dalla brutalità senza pensare alle cause.
ore 9.52 - Lidia B: La mia famiglia è in Ucraina, la situazione sta peggiorando di giorno in giorno.
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