L'investigatore oggi, tra amanti e spionaggio industriale
![Lucaino Ponzi, presidente nazionale di Federpol](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18rsl7pdzjt8ss5p8i0/0/lucaino-ponzi-presidente-nazionale-di-federpol.webp?f=16%3A9&w=826)
Dimenticate l’immagine creata dal cinema dell’investigatore «stracciato», disordinato e sempre sul filo sottile tra legale e illegale. «Siamo professionisti e ci muoviamo nel perimetro della legge secondo un decreto tra i più avanzati in Europa» racconta Luciano Ponzi, un cognome che da 60 anni è legato all’investigazione.
Nipote del famoso Tommaso (Tom) Ponzi tra i primi criminologi in Italia, il bresciano Luciano, 47 anni, è stato eletto nei giorni scorsi presidente nazionale di Federpol, la Federazione italiana istituti investigativi, informazioni e sicurezza.
«In tutto il Paese ci sono tremila licenze. Una quarantina solo a Brescia, mentre a Milano si tocca quota 160». La crisi si è fatta sentire anche in questo settore. «Siamo allo stesso tempo investigatori e imprenditori con tutti i rischi del caso. Adesso però registriamo una ripresa importante».
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