Linea Brescia-Milano: per i pendolari ipotesi «Frecce verdi»

Se i pendolari pensano di averne già viste di tutti i colori si sbagliano: dopo le Frecce rosse e bianche, sono in arrivo quelle verdi
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Se i pendolari pensano di averne già viste di tutti i colori si sbagliano. Dopo le Frecce rosse e bianche, sulla linea Brescia-Milano potrebbero arrivare anche le Frecce verdi. Vale a dire interregionali veloci con fermate intermedie solo a Rovato e a Treviglio.

La novità potrebbe essere introdotta con il nuovo orario ferroviario del 12 dicembre che, e questo è già sicuro,comporterà la completa cancellazione dai tabelloni delle Frecce bianche, o meglio la loro trasformazione in Frecce rosse.

Non un semplice fatto cromatico: questo cambio di rango del treno provocherà un aumento secco del 30% delle tariffe. E non solo: dall’anno prossimo per i pendolari lombardi non sarà più possibile usare la «carta plus» che permette loro di salire sia sui treni regionali sia sulle Frecce nella tratta lombarda Brescia-Milano.

In questi giorni sono stati numerosi gli incontri tra Regione, pendolari e Trenord. Allo studio c’è anche la possibilità di introdurre un nuovo «pass» per le Frecce rosse, senza il quale gran parte dei vecchi pendolari che usavano le Frecce saranno costretti a utilizzare i treni regionali o interregionali. Una soluzione però piuttosto onerosa per le casse del Pirellone. Ma anche per i pendolari stessi che dovrebbero sostenere in parte l’aumento dei costi.

L’alternativa che si affaccia sempre più chiaramente all’orizzonte è dunque quella degli interregionali veloci. Anche in questo caso però c’è qualche nodo da sciogliere. In primis la carenza di materiale rotabile. Inoltre questa soluzione non è gradita dai pendolari delle stazioni intermedie tagliate fuori, i quali hanno paura di vedere ridotta la loro offerta di treni.

Esiste poi un problema tecnico. «Sulla Treviglio-Brescia, che da gennaio raddoppierà i binari, la linea Tav potrà essere percorsa solo dalle 52 Frecce rosse programmate e la linea lenta da 168 treni (regionali e merci) - spiega Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia -. In sostanza i quattro binari della Treviglio-Brescia (due normali e due per l’Alta velocità) saranno percorsi da 220 treni al giorno. Se i due nuovi binari dell’Alta velocità venissero invece attrezzati come linea veloce i treni giornalieri potrebbero diventare 350 come sulla Treviglio-Milano aumentandone la regolarità per i treni attuali e la capacità per le esigenze future». 

Il dibattito dunque nelle sedi istituzionali è più che mai acceso. Anche perché quello del 12 dicembre è un treno che nessuno può permettersi di perdere.

 

 

 

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