L'inaugurazione dell'Anno Giudiziario in diretta dal tribunale

Alle 10.30 la cerimonia di apertura su Teletutto e in streaming sul sito da via Lattanzio Gambara. Conduce Salvatore Montillo
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    L'inaugurazione del nuovo Anno Giudiziario al Tribunale di Brescia
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L’appuntamento è per stamattina dalle 10.30 alle 12: in diretta su Teletutto e in questo contenuto viene trasmessa dal Palazzo di Giustizia di via Lattanzio Gambara la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.

La trasmissione sarà visibile sul canale 12 del digitale terrestre e anche in streaming sul sito di Teletutto, è condotta da Salvatore Montillo.

La prima relazione in programma è quella del presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli (10.45), seguito dal rappresentante del Consiglio superiore della magistratura Alessio Lanzi (11.10), dalla rappresentante del Ministero della Giustizia Giuliana Palumbo (11.20), prima dell’intervento del procuratore generale Guido Rispoli (11.30) e della relazione del presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Fausto Pelizzari (11.40).

«Purtroppo quanto manca alla politica sulla giustizia è una cultura empirica che parta da dati ed esperienze al di là di impressioni e singoli episodi enfatizzati e di interesse ad una politica di lungo respiro». Lo ha detto il presidente della Corte d’appello di Brescia Claudio Castelli nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. «Ciò porta ad affastellare riforme a nuove riforme, senza mai aspettare gli effetti di quella precedente e senza analizzarne i risultati e a prospettare grandi riforme più per l’effetto propagandistico e taumaturgico che la parola “riforma” suscita che per i concreti risultati che si possono avere. Con una chiara preferenza per le riforme processuali che solo nell’apparenza sono quelle più incisive e determinanti per abbreviare i tempi processuali ed assicurare un più equo contraddittorio» ha spiegato Castelli.

Secondo il presidente dalla Corte d’appello di Brescia,«fortunatamente il numero di reati commessi risulta in calo anche quest’anno, al di là di una diffusa e spesso ingiustificata percezione di insicurezza, mentre avremmo dovuto aspettarci un picco di aumenti, non avendo avuto quest’anno lockdown. Un risultato che non è casuale, ma deriva anzitutto dall’attività di prevenzione svolta, a partire dalle campagne e lezioni per la legalità per arrivare all’efficace controllo del territorio che Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizie locali svolgono ogni giorno con un silenzioso coordinamento quotidiano». 

Per quanto riguarda i reati è stato sottolineato che «sono in aumento il reato di indebita percezione di contributi finanziamenti e simili concessi dallo Stato, da altri enti pubblici o dall’Unione Europea che passa dagli 89 casi dell’anno precedente agli attuali 167».

Il procuratore generale di Brescia Guido Rispoli è intervenuto sull'indagine della Procura di Bergamo ancora in corso sulla mancata zona rossa a Nembro e Alzano durante la prima ondata e sulla gestione dell'ospedale di Alzano in quella fase di inizio pandemia nel 2020. «È doveroso che la ricostruzione dei fatti sottostanti alle singole vicende avvenga nel modo più approfondito possibile. È però parimenti doveroso che la valutazione giuridica dei fatti come ricostruiti si compia, come sta avvenendo, asetticamente, senza cioè subire alcun tipo di condizionamento di natura emotiva» ha spiegato. 

È stato anche ricordato l'incidente nautico costato la vita l'estate scorsa sul lago di Garda ai giovani Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, morti travolti da un motoscafo guidato dai due tedeschi Patrick Kassen e Christian Teismann, oggi a processo. «L'episodio ha reso evidente il disallineamento tra la normativa per l'omicidio stradale e quella per l'omicidio nautico, non potendosi in particolare applicare a quest'ultimo tipo di omicidio la più rigorosa disciplina prevista dalla legge stradale. Un intervento di adeguamento in tal senso da parte del legislatore appare del tutto auspicabile», ha detto il procuratore generale di Brescia Guido Rispoli.

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