Liceo Arnaldo, il sindacato dopo il caso del bidello: «Dirigente incompatibile»

I rappresentanti sindacali indicono assemblea per venerdì. Nota durissima: «Intervengano l'Ufficio scolastico territoriale e quello Regionale»
TENSIONE ALL'ARNALDO
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Dopo l’assemblea estemporanea di ieri con studenti e docenti fuori dalle classi, le acque al liceo classico Arnaldo restano più che mai agitate. Al punto che la Rsu dell'istituto ha proclamato una mobilitazione generale prevista per venerdì prossimo e ha invocato interventi urgenti da parte di Ufficio scolastico territoriale e regionale, parlando persino di incompatibilità della dirigente con l'istituto. Quasi a evocarne il trasferimento.

La versione della dirigente

Sotto accusa il «fatto grave» avvenuto ai danni del collaboratore scolastico Gerardo, che da ben 32 anni lavora nella scuola di corso Magenta. La dirigente Tecla Fogliata, secondo le ricostruzioni sfociate nella protesta, avrebbe chiesto al bidello di lavare il parabrezza della propria autovettura parcheggiata nel cortile interno. Una versione però contestata dalla stessa dirigente: oggi ha ribadito che si è limitata a chiedere uno «straccetto» e che la vicenda è stata strumentalizzata. «Alla mia richiesta Gerardo mi ha risposto "ci penso io" e credo che effettivamente abbia provveduto lui a pulire il vetro sporco di resina, anche se non l’ho visto».

La dirigente scolastica Tecla Fogliata nel suo ufficio al liceo classico Arnaldo - © www.giornaledibrescia.it
La dirigente scolastica Tecla Fogliata nel suo ufficio al liceo classico Arnaldo - © www.giornaledibrescia.it

Tutto quello che è avvenuto dopo, compreso il fatto che il collaboratore scolastico si sia rivolto ai sindacati, «mi ha davvero sorpreso» ha ribadito Fogliata, spiegando di essersi anche chiarita telefonicamente con il diretto interessato. Che per il momento declina ogni commento alla stampa.

«Sono qua per fare il bene degli alunni e non verrò certo meno ai miei princìpi», ha proseguito la dirigente, all'Arnaldo da settembre, annunciando che tirerà dritto sul suo progetto di cambiamento didattico e di sperimentazione della settimana corta. «Da qualcuno sono descritta come autoritaria, ma in realtà non ho mai preso provvedimenti disciplinari contro nessuno - ha aggiunto -. Certamente sono e sarò sempre contraria a una scuola che politicizza i ragazzi: non si deve fare politica in classe. Credo che la scuola debba piuttosto aiutare a sviluppare menti libere e critiche».

La nota della Rsu

In attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda che ha infiammato gli animi però la Rsu ha diffuso una nota durissima, indice di un malessere che va al di là dell’episodio che ha fatto esplodere la protesta. «Fin dal suo ingresso nel liceo "Arnaldo" - leggiamo nel comunicato - la Dirigente ha mascherato da piglio dirigista i suoi atteggiamenti maleducati e arroganti, senza peraltro riuscire a nascondere la superficialità con cui ha affrontato e affronta la gestione della scuola. A nulla sono valsi gli inviti alla moderazione che prima i diretti collaboratori e poi il Collegio Docenti tutto le ha rivolto: la finzione di scuse formali al corpo docente, che si sono presto rivelate insincere, non ha però interrotto il suo comportamento intimidatorio e prepotente nei confronti del personale Ata».

Il documento, fornito dalla stessa Rsu alla stampa, prosegue: «Quando la solidale e spontanea mobilitazione degli studenti riuniti il 14 ottobre in assemblea ha stigmatizzato l’abuso, la dirigente ha gettato la maschera e ha accusato i docenti di fomentare il dissenso, che ha invece essa stessa alimentato in poco più di un mese dall’avvio delle lezioni. L’incompatibilità ambientale della sua persona con un’istituzione che da sempre è per la città sinonimo di cultura e democrazia è ormai acclarata e la compromissione del sereno e proficuo clima collaborativo tra tutte le componenti della scuola, che l’aveva da sempre caratterizzata, richiede un intervento immediato e dirimente dell’Ust e dell’Usr Lombardia».

Oggi intanto le lezioni a scuola si sono svolte regolarmente. All’uscita non pochi ragazzi hanno voluto offrire «massima solidarietà» a Gerardo, attualmente in congedo.

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