Liceo Arnaldo, il bidello torna a scuola e si fa strada l'ipotesi ispettori

L'avvocato: «L'atteggiamento della preside ha influito sulla sensibilità di Gerardo Petruzzelli, che si è sentito in soggezione»
ARNALDO, VERSO L'ISPEZIONE
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In corso Magenta a Brescia ora sembra la quiete dopo la tempesta. Fuori dal liceo Arnaldo, finito nell'occhio del ciclone dopo che il collaboratore scolastico Gerardo Petruzzelli ha denunciato di essere stato costretto dalla preside Tecla Fogliata a lavarle l'auto, c'è silenzio. Oggi il bidello, da tutti conosciuto come Jerry, è tornato a scuola dopo tre giorni di pausa.

Non parla, ma tramite il suo legale ha ribadito la propria versione dei fatti, citando anche un precedente a settembre. In quella occasione, minacciando richiami ufficiali, la dirigente scolastica gli avrebbe chiesto di svolgere alcune mansioni a scuola. «Un modo di fare - ha spiegato l'avvocato Filippo Cocchetti - che ha influito sulla sensibilità di Gerardo, che da quel momento si è sentito in soggezione».

Le lezioni intanto sono riprese regolarmente dalla mattina, dalla scuola si apprende che «gli studenti hanno mantenuto un atteggiamento sobrio». Insomma: nessuna ovazione al rientro di Jerry, nessuna nuova assemblea. Almeno per il momento. Soltanto sabato le Rsu hanno invece diffuso una nota in cui si parla di «incompatibilità ambientale» con Fogliata, che dal canto suo ha minimizzato le contestazioni degli insegnanti.

Ma gli occhi sono ora tutti puntati sul Ministero: si fa infatti sempre più concreta l'ipotesi di un'ispezione coordinata dall'ufficio scolastico regionale per verificare cosa è accaduto al liceo Arnaldo. Anche il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Bonelli ha auspicato un'azione ispettiva «che possa aiutare a ricostruire una complessiva correttezza».

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