«Liberatemi»: il 24 settembre proclamato il Bigio Day
Ventiquattro settembre 1932, il Bigio viene collocato in piazza Vittoria, dove resterà per 13 anni. Ventiquattro settembre 2015: per mettere fine al suo esilio arriva il Bigio Day.
L’idea è pubblicizzata sul nuovo sito www.ilbigio.it, dedicato all'opera di Dazzi da un gruppo che si definisce antifascista. Sul web viene raccontata la storia del colosso, con annessa petizione intitolata #FreeBigio e una (ricca) rassegna stampa degli articoli usciti negli ultimi anni sulla scia dell’infinito dibattito Bigio sì, Bigio no.
Cosa avverrà il 24 settembre prossimo non è ancora chiaro, nel frattempo è la stessa statua a scrivere una lettera aperta alla città per chiedere di poter tornare al suo posto. La vicenda sta prendendo una piega vagamente surreale (ricordate il pino?), mentre tra i favorevoli e i contrari al ritorno si stanno moltiplicando quelli che chiedono «adesso basta, per pietà». In ogni caso, di seguito trovate la missiva. C'è pure l'indirizzo per rispondere: scrivimi@ilbigio.it. Manca solo lui, il Bigio.
Cari bresciani,
che colpa ne ho se il mio padre putativo mi ha ribattezzato «Era Fascista», dando a me che sono uomo un (nefasto) nome proprio da donna? Il mio vero padre - sappiatelo - si chiama Arturo Dazzi, e quindi il mio vero nome all’anagrafe è: «Colosso di Dazzi». Per gli amici sono semplicemente «il Bigio». Voi chiamatemi come volete, ma non dite di me: «Era Fascista»!
Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli. Tanto più se i figli sono innocenti. Ed io lo sono per definizione, essendo una semplice statua fatta da un uomo a suo gusto. A qualcuno non piaccio per niente, lo so. Ma per altri sono bellissimo. In qualsiasi caso non ho scelto io le mie forme. Come vi ho detto sono soltanto una povera statua!
Per queste ragioni lancio un appello dal sito www.ilbigio.it e chiedo a chi di dovere di lasciarmi tornare a casa. Non voglio villeggiare a Salò o nel bellissimo Vittoriale degli Italiani. Voglio tornare in piazza Vittoria! E mi spiace che qualcuno - per ragioni ideologiche - voglia lasciare vuoto il «mio» spazio o, peggio, regalarlo a chi con l’architettura di quella piazza (che ospita perfino l’arengario) non c’entra nulla.
Ho 83 anni, a 23 sono stato sradicato da casa e imprigionato in un magazzino comunale. Non ho pagato abbastanza le colpe di chi mi ha messo al mondo?
Liberatemi per favore, e lasciatemi tornare a casa. Salvatemi! #FreeBigio
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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