Li hanno "giustiziati" in Maddalena

Dall'esame autoptico emergerebbero segni di violenza, su uno dei due corpi un foro compatibile con lo sparo di un'arma da fuoco.
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Li hanno "giustiziati" in Maddalena, sotto gli alberi dove sono stati ritrovati i loro resti. Un duplice omicidio segnato dalla violenza di chi colpisce e abbandona i cadaveri in quel luogo nascosto, sopra al nono tornante.

A rivelarlo il corpo mummificato su cui i medici legali hanno riscontrato lesioni compatibili con un colpo di arma da fuoco e con il segno lasciato da un'arma da taglio. I killer hanno usato pistola e coltello. Hanno colpito al torace ed è ormai chiaro che chi era con quell'uomo ne ha condiviso la stessa terribile sorte. Anche se il suo corpo, straziato dai cinghiali, non è in grado di dimostrarlo.

L'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani prosegue in diverse direzioni, finalizzate a dare nomi e cognomi a quei poveri resti. La ricerca attivata tramite l'Interpol porta ai Paesi dell'Est. Dove è stata acquistata la carta sim del telefonino trovato nella tuta sul luogo dell'esecuzione. Una carta tedesca commercializzata in Albania, Serbia e Macedonia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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