L’estate ai Centri estivi una cavalcata gioiosa per 2.400 bambini

Presentato il programma dei Cre, al via a Brescia da lunedì prossimo
CRE SEMPRE PIU' INCLUSIVI
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La scuola è finita, ma non tutti partono: molti genitori devono ancora lavorare. La villeggiatura per alcuni è ancora lontana, per altri invece non è neppure in programma. E i bambini non possono certo stare a casa da soli o con il naso incollato ad uno schermo. I nonni e i parenti, ammesso che siano disponibili, non sempre possono avere un impegno così gravoso tutto il giorno, tutti i giorni. E divertirsi con i coetanei è salutare. Soprattutto dopo due anni difficili. Ecco che i Centri estivi vengono in aiuto alle famiglie.

L’organizzazione

Nei Cre del Comune di Brescia vengono accolti bambini e ragazzi dai tre anni agli 11 anni, dall’infanzia alle quinte della primaria. Per un totale di quasi 2.500 bambini distribuiti tra cinque scuole per quelli dell’infanzia e sei per le altre fasce d’età. E non è solo uno sforzo organizzativo, per cercare di dare il servizio a tutta la città e lasciare spazio alle manutenzioni negli edifici scolastici, ma anche economico dato che il conto si aggira attorno agli 800mila euro (856mila nel 2019, ultimo anno a «pieno regime») dei quasi solo 200mila sono coperti dalle rette mentre il resto è a carico della Loggia.

«Stiamo cercando di tornare alla normalità - ha detto l’assessore all’istruzione Fabio Capra - e quindi dare slancio e dinamismo ai Cre». E quest’anno, tra l’altro si può tornare a fare gite sul territorio e, una volta alla settimana, in piscina.

Gli operatori impegnati nel servizio saranno in rapporto 1:20 e sono più di 160 (per ogni gruppo, infanzia e primaria, ci sono circa 75 operatori, un coordinatore, ausiliari e assistenti per i disabili).

I bambini

I bambini e ragazzi accolti sono quasi 2.500, numeri in linea con quelli dello scorso anno. Aumentata invece la disponibilità per i disabili: 94 i posti disponibili per la primaria dei quali 68 occupati, 117 invece quelli disponibili per l’infanzia che, a fronte della richiesta, sono stati aumentati a 141. Quindi ci sono ancora diversi posti per i bambini disabili della primaria.

Pochi invece quelli per gli altri (1.075 i disponibili e 1.070 gli occupati), anche se ci sono, per alcune scuole particolarmente richieste, liste d’attesa. Le iscrizioni si fanno on-line sul sito del Comune di Brescia ed è necessario avere lo Spid. Per i profughi ucraini (una decina gli iscritti finora) bisogna invece andare direttamente negli uffici di piazza Repubblica. Lunedì ci sarà una riunione, a distanza, con i genitori della primaria per spiegare loro i dettagli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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