L’esperto: «Sesso ed età incidono sull’effetto dell’alcol»
I tragici eventi degli ultimi giorni - l’incidente in cui è rimasta coinvolta una giovane bresciana e sono morte tre persone a Pinarella di Cervia, l’investimento di un ciclista a Bagnolo Mella da parte di una 67enne ubriaca - riportano in primo piano il tema della guida in stato di ebbrezza.
Tanti i fattori, a partire dalla differenza di genere: «Gli uomini metabolizzano meglio l’alcol delle donne - spiega Paolo Pelizza, medico e responsabile dell’unità di Medicina legale territoriale dell’Asst degli Spedali Civili -. Nella donna l’effetto dell’alcool a parità di assunzione rispetto a un uomo si manifesta in modo maggiore e anche prima».
L’esempio è quello di una birra: a stomaco pieno, una donna di 55 chili avrà un tasso di 0,26 grammi per litro, un uomo dello stesso peso lo avrà di 0,20. Sul picco e sulla velocità di metabolizzazione dell’alcol influiscono altri elementi: l’età, il rapporto tra massa grassa e massa magra, il peso corporeo, il fatto di bere a stomaco vuoto o pieno. Fattori che oltre a influenzare il picco massimo dell’alcolemia, incidono anche sulla velocità con cui questo picco si raggiunge.Da non trascurare l’utilizzo di farmaci, anche quelli più comuni, che possono far registrare variazioni anche notevoli del tasso di alcolemia: «L’assunzione di farmaci potenzia l’effetto dell’alcool - continua Pelizza -. Anche farmaci di comune utilizzo come gli antidolorifici piuttosto che gli antibiotici».
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