L’Epifania in Cattedrale non è più Festa delle Genti
Dopo trent’anni, la grande navata centrale della Cattedrale di Brescia non sarà più allietata dalla danza leggera delle giovanissime di origine asiatica. E, nemmeno, dalla voce profonda dei cantori dell’Africa nera. Dopo trent’anni, l’Epifania non coinciderà più con la Festa delle Genti.
Appuntamento che, dopo la rivelazione ricevuta in dono a Natale, permetteva di allargare gli orizzonti per comprendere che non solo i cristiani sono salvati da Gesù perché Lui si manifesta a tutti i popoli. Sarà comunque uno sguardo universale, quello a cui invita la celebrazione di domani, Giornata missionaria mondiale dei ragazzi. L’appuntamento è alle 10 in Cattedrale per la messa presieduta dal vicario generale mons. Gaetano Fontana.
Nessun timore, però, perché la Festa delle Genti non è cancellata dal calendario liturgico. Semplicemente, è spostata all’ultima domenica di settembre (quest’anno il 24) nell’ambito della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato. La decisione di Papa Francesco risale al 2019. Sono seguiti anni difficili, legati alla pandemia, in cui non è stato possibile dare rilievo e visibilità al nuovo appuntamento. Nel 2022 la Festa dei Popoli e la Messa delle Genti è stata celebrata ancora il 6 gennaio in Cattedrale per poter salutare padre Mario Toffari che ha lasciato Brescia dopo tanti anni di attività per la pastorale dei migranti.
La decisione del Papa nasce su richiesta di diverse conferenze episcopali del mondo che non riuscivano a celebrare in tale data una ricorrenza così significativa perché collocata in periodo di riposo (per molti, il nostro inverno coincide con la loro estate). Il cambio di data è giunto dopo una serie di aggiustamenti nel corso della storia della Festa che ha conosciuto almeno cinque differenti collocazioni a partire dal 1915 quando veniva celebrata la prima domenica di Quaresima.
Spiega don Roberto Ferranti, direttore Pastorale per la mondialità della Diocesi: «La giornata dell’Epifania non perde comunque la sua connotazione di messaggio di universalità; in tale data infatti la Chiesa celebra dal 1950 la Giornata missionaria dei ragazzi. Le sue origini sono da ricercare in Francia, quando, a metà dell’Ottocento, il vescovo di Nancy rimase colpito dalle notizie che arrivavano dalla Cina sui numerosi bambini che morivano di fame e di stenti, senza aver ricevuto il Battesimo.
Rammaricato di non poter partire personalmente come missionario, ebbe l’idea di offrire degli aiuti coinvolgendo i più piccoli. Era il 19 maggio 1843. La crescita di questo movimento missionario spinse Pio XII ad istituire, il 4 dicembre del 1950, la Giornata Mondiale della Santa Infanzia, dichiarando come data per la celebrazione il giorno dell’Epifania, ma lasciando ad ogni nazione la libertà di adattarla alle esigenze locali».
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