Lei lo rifiutò e lui tentò di ucciderla: nessuno sconto di pena

«La donna ha subito un’aggressione che si è concretizzata in una presa per il collo»
Il tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nessuno sconto di pena. La Corte d’appello di Brescia ha confermato la condanna a sette anni e mezzo nei confronti di
Filippo Vitello, ed dipendente del Comune di Nave accusato di tentato omicidio

L’uomo secondo i giudici di primo e secondo grado ha aggredito tentando di ucciderla perché lei aveva rifiutato un rapporto sessuale in auto dopo una serata trascorsa insieme passando da un bar all’altro.

«La donna ha subito un’aggressione che si è concretizzata in una presa per il collo con stretta idonea a cagionare nel giro di pochi minuti la morte della parte offesa. Evento che non si è realizzato solo per l’inaspettata reazione della vittima» scrissero i giudici nella sentenza di primo grado. Ora, dopo la conferma della pena in appello, si attendono le motivazioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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