Legionellosi, alleanza tra industriali e Ats

Vertice in Aib dopo l’epidemia dello scorso settembre
LINEE GUIDA CONTRO LA LEGIONELLA
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Disponibilità a capire e ad intervenire per rendere gli impianti sempre più sicuri è l’atteggiamento di Aib, l’Associazione industriale bresciana nella cui sede, l'altro giorno, oltre duecento persone hanno partecipato all’incontro di approfondimento sulla gestione del rischio legionellosi in ambito industriale.

È stata ribadita l’«assoluzione», per il caso specifico, delle torri di raffreddamento delle industrie, finite sul banco degli imputati lo scorso settembre quali probabili fonti dell’epidemia di polmoniti causate da legionella che si è verificata tra fine agosto e la prima decade di settembre nella Bassa Bresciana, colpendo in modo particolare sette comuni bagnati dal Chiese.

A parlarne il prsidente di Aib Giuseppe Pasini, il direttore generale di Ats Brescia Claudio Sileo e il prefetto Attilio Visconti. Claudio Sileo: «Si è trattato di un evento unico al mondo, sia per la presenza di un sierotipo di legionella raro (2-14), sia per la così ampia diffusione in un’area estesa. Certamente ci state varie concause, anche se dati certi sono che la stessa legionella trovata nei pazienti non è stata ritrovata nelle torri di raffreddamento, ma è stata trovata nel fiume Chiese. È iniziata una collaborazione con Aib per attivare tempestivamente tutte le misure utili alla riduzione del rischio per le torri di raffreddamento perché si possa tutti essere tranquilli rispetto al fatto che le torri non saranno fonte di contagio. Sono state preparate linee guida specifiche messe a punto da Ats e Aib che dovranno essere scrupolosamente rispettate e si attiverà un censimento delle numerose torri sul nostro territorio. L’incontro di oggi (ieri ndr) con più di 200 partecipanti dimostra grande interesse, disponibilità a capire e ad intervenire per avere impianti sempre più sicuri. Il lavoro congiunto Ats-Aib da oggi avrà una forte spinta per presidiare e ridurre il rischio».

Per Pasini «il rapporto dell’Ats dimostra come la materia sia delicata: l’anno scorso c’è stata una serie di fattori relativi ai fenomeni che si sono verificati all’interno del Chiese. Tra cui anche le torri di raffreddamento, che però non sono le prime a essere colpevoli. Complimenti ad Ats per la chiarezza del rapporto: dobbiamo cercare di mantenere dei tassi di legionella più bassi rispetto a quelli riscontrati. Il rapporto arriva nel momento giusto, di fronte a un’estate che si preannuncia di siccità. Noi imprenditori siamo sensibili, anzi ci farà piacere avere una procedura all’interno delle imprese, con un regolamento per affrontare queste situazioni. Le torri di raffreddamento hanno fatto da ventilatori della legionella, che però nasce altrove».

Il neoprefetto di Brescia, Attilio Visconti: «Mi fa molto piacere poter riesordire a Brescia sul tema dell’ambiente, e questo convegno mi dà lo spunto per ribadire la volontà di agire con decisione su questo argomento portante del terzo millennio. La legionella ha lasciato un segno a Brescia e sottolineato la necessità di una coesione sociale tra le istituzioni. Tra i miei obiettivi, riunire i vertici delle associazioni per eseguire una mappatura sulle torri di raffreddamento, che sono state forse ingiustamente additate come responsabili del fenomeno. Mi impegno a promuovere questa attività di coordinamento nelle prossime settimane».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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