Lega: «L'accordo tra A2A e Ardian è un danno per la Lombardia»

Così Riccardo Pase, presidente della commissione regionale Ambiente, commenta la volontà di conferimento in una NewCo di tutti gli asset
L'esterno della sede di A2A in via Lamarmora a Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'esterno della sede di A2A in via Lamarmora a Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«La partnership tra la municipalizzata A2A, di cui Milano e Brescia sono azionisti pubblici, e il fondo francese Ardian, si prospetta come un vero e proprio attacco all'autonomia energetica di Regione Lombardia». Così Riccardo Pase (Lega), presidente della commissione regionale Ambiente, commenta la volontà di conferimento in una NewCo da parte di A2A di tutti gli asset idroelettrici, termoelettrici, impianti rinnovabili e clienti finali di energia elettrica, per creare un nuovo grande operatore di energie rinnovabili.

«In questo modo - spiega Pase - A2A portando al suo interno un competitor straniero avvantaggia quest'ultimo, mettendo in atto un'operazione a fini puramente speculativi che va nella direzione opposta degli obbiettivi che si dovrebbero avere in Regione Lombardia. Non solo, con questa operazione A2A sostanzialmente finisce per abbandonare la sua mission industriale, per adottare una politica aggressiva di acquisto a prezzi molto alti di impianti già esistenti, quindi senza alcun beneficio per il sistema Paese che si sta invece avviando verso il processo di transizione energetica».

«Si tratta - attacca ancora Pase - di operazioni effettuate generalmente da fondi di investimento, non da società industriali con una storia ed un know-how riconosciuto. A2A si è sempre distinta per la sua capacità di gestire termoutilizzatori e nello smaltimento di rifiuti: abbandonare questo settore a favore di operazioni finanziarie è dannoso sia per la società, sia per i territori che rappresentano i soci di maggioranza. L'acquisto di impianti sul mercato secondario, inoltre, non crea posti di lavoro e mortifica le professionalità presenti nell' azienda». «Un'operazione questa, - conclude Pase - verso la quale come Lega siamo profondamente contrari, e che si prospetta foriera di molte conseguenze negative».

 

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