Lega, la «nordista» Sisti sfida il salviniano Bertagna
Ora è ufficiale. Sarà sfida a due per la guida della Lega bresciana. La sindaca di Torbole Casaglia Roberta Sisti ha infatti lanciato il guanto di sfida ad Alberto Bertagna. Il deposito della candidatura, con tanto di firme (ne servivano almeno 120) è avvenuto ieri sera, entro la scadenza fissata dal regolamento. La «conta» si terrà domenica, dalle 9.30 alle 18, in via Balestrieri, quando i 1.031 iscritti «militanti» del Carroccio bresciano saranno chiamati a scegliere il nuovo segretario provinciale.
Da un lato Alberto Bertagna, prima segretario e ora commissario uscente, da quando la Lega Nord è diventata Lega Salvini Premier. Salviniano doc, Bertagna è uomo vicino ai parlamentari Stefano Borghesi e Paolo Formentini, assessore a Calcinato e capogruppo della Lega in consiglio provinciale. Roberta Sisti è invece affiancata dal Comitato del Nord, vale a dire quella corrente che non ha mai digerito fino in fondo la svolta «nazionale» della Lega. Non a caso a sostenerla ci sono figure storiche del come Corrado Della Torre o il presidente della comunità montana di Valsabbia Giovanmaria Flocchini. Guai però a parlare di «salviniani» contro «nordisti».
«È una ricostruzione riduttiva - spiega Sisti -. Il Comitato del Nord ci affianca e appoggia, ma la mia è una candidatura di più ampio respiro, riunisce le varie anime della Lega che vogliono il cambiamento. Vogliamo ripartire dalla nostra base, rimettere al centro i militanti, riportare la Lega sul territorio. Una candidatura nel segno del rinnovamento e della discontinuità con l’attuale segreteria: vogliamo ripartire dalla meritocrazia e dalla riconoscenza verso i nostri militanti». I tempi sono stati stretti e la campagna elettorale ridotta all’osso. «Sia chiaro - precisa Sisti - non siamo "in battaglia", ma in una "democratica corsa"». Alberto Bertagna, però, ribalta la lettura: «La candidatura di Roberta è un segno di democrazia. Ma non di cambiamento. È parte integrante della segreteria provinciale, con me segretario ha avuto incarichi in Anci, Acque Bresciane, nel consiglio provinciale. Ripeto: giusto e legittimo candidarsi, ma non parlerei di rinnovamento».
Poi Bertagna rivendica il lavoro fatto e spiega perché ha deciso di ricandidarsi: «Abbiamo rinnovato tutte le 85 sezioni della provincia. Ora ci sono partite aperte importantissime, l’elezione del nuovo presidente della Provincia, le elezioni regionali, il voto per la Loggia. Ho deciso di fare il congresso per legittimare il percorso e rafforzare le scelte. In questo momento sono commissario - ricorda - c’è bisogno di un direttivo che affianchi il segretario in vista dei prossimi appuntamenti. Non credo sia utile cambiare auto in corsa, ma mi rimetto alla volontà dei militanti».
La sfida bresciana potrebbe per altro avere un riflesso nazionale. Due settimana fa il candidato più vicino all’ortodossia salviniana è stato sconfitto a Bergamo, dove è stato eletto segretario provinciale il sindaco di Telgate Fabrizio Sala. Due giorni fa il commissario cittadino di Milano Stefano Bolognini, fedelissimo di Salvini, si è invece dimesso. Se a Brescia dovesse vincere Roberta Sisti per il segretario federale potrebbe insomma aprirsi un problema in Lombardia.
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