Leasing aggirato, auto di lusso sparite all'estero

Compravano auto di grossa cilindrata tramite finanziamenti in leasing ma in seguito, con l'utilizzo di documenti falsi, simulavano la vendita delle supercar a persone compiacenti che le rivendevano all'estero. In questo modo hanno fatto sparire almeno sette auto di lusso. Tra cui anche Lamborghini e Bentley.
La Polizia stradale di Mantova ha denunciato otto persone tra Brescia e Mantova per questa truffa ai danni di tre finanziarie di Milano, Brescia e Bologna. Le indagini sono scattate quasi per caso lo scorso febbraio, quando in Spagna una donna cinese era stata fermata e denunciata dalla Polizia iberica che le aveva sequestrato la sua Bmw X5. L'auto risultava acquistata dalla stessa cinese in una concessionaria di Mantova con un contratto di pagamento in leasing, ma il conto non era mai stato saldato.
La segnalazione è arrivata così negli uffici della polizia giudiziaria della Stradale mantovana dove sono scattate le indagini. Scavando un poco più a fondo gli investigatori hanno scoperto che quella Bmw X5 era solo una delle supercar che sarebbero state esportate «regolarmente» all'estero tramite un raggiro escogitato da un gruppo di persone che facevano capo, stando a quanto fino ad ora accertato, a T. F., 35 anni, di Brescia.
Secondo gli investigatori il bresciano, insieme ad altre sette persone, aveva messo in piedi un intricato sistema di falsificazioni di documenti al fine di truffare le società di leasing con le quali erano stati stipulati i contratti d'acquisto delle auto. I truffatori mettevano in atto il raggiro tramite la produzione e l'utilizzo di documenti falsi con cui attestavano lo smarrimento di certificati di proprietà al fine di procedere alla vendita di autovetture in leasing a favore di persone compiacenti, le quali procedevano immediatamente alla radiazione per l'esportazione in Paesi della Comunità europea ed in seguito le rivendevano ad ignari acquirenti.
Il 35enne di Brescia utilizzando false carte d'identità provvedeva a richiedere a vari Pra duplicati di certificato di proprietà di autovetture intestate a società di leasing delle quali era in possesso a vario titolo in quanto titolare di un autosalone a Brescia. Dopo aver ottenuto il duplicato, mediante l'utilizzo di timbri falsi, simulava la vendita dei veicoli a terze persone. Personaggi a dir poco compiacenti che, a loro volta, provvedevano a radiare l'autovettura per esportazione vendendola in Paesi comunitari.
La truffa permetteva di esportare in apparenza regolarmente le autovetture senza che la finanziaria che aveva erogato il prestito ne fosse a conoscenza.
Le indagini, che hanno visto coinvolti due autosaloni di Brescia e di Mantova e un'agenzia di pratiche auto di Brescia, hanno portato al sequestro di numerose pratiche di immatricolazione e radiazione contenenti documentazione falsa (denunce, carte di identità, atti di vendita) e consentito di tracciare il percorso di sette supercar fatte sparire in questo modo.
Nell'operazione «Ghost-Car» risultano coinvolti otto indagati che sono chiamati a rispondere, a vario titolo, di truffa, sostituzione di persona, falso, induzione in errore di pubblico ufficiale e simulazione di reato.
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