Le sentinelle dell'ambiente chiamano Arpa, Regione e Ministero
Sono agguerriti gli ambientalisti bresciani che il 18 maggio scorso hanno incontrato il nuovo direttore dell’Arpa, l’ingegnere Gianpietro Cannerozzi, per ricevere risposte sulla gestione delle emergenze ambientali.
Imma Lascialfari, presidente del Coordinamento Comitati Ambientalisti della Lombardia, insieme ad Ezio Corradi, Ugo Cavagnini, Josè Savoldi, ha elencato le criticità ambientali di Brescia e provincia. «Abbiamo informato il nuovo direttore sulle cave e le discariche di Montichiari, Vighizzolo e Calcinato, sulla necessità di controllare la qualità dell’acqua e dell’aria, in particolare nell’area limitrofa all’inceneritore» precisano Lascialfari e Savoldi.
Ugo Cavagnini si fa portavoce del problema dei fanghi sui terreni agricoli, Ezio Corradi chiede al direttore di Arpa di «prendere atto della situazione critica di Brescia e di dare risposte ai cittadini, in particolare spiegare come e in che tempi l’Arpa intervenga in caso di emergenza».
Gli ambientalisti manifestano la propria fiducia nell’ente preposto a tutelare i cittadini ma temono che questi problemi non vengano affrontati nella giusta misura. «I dipendenti del Dipartimento sono pochi. Se manca il personale come possono gestire le emergenze?» rimarcano Lascialfari e Corradi. Da qui la doppia richiesta di aumentare «i dipendenti» e attuare «una seria pianificazione dei controlli ambientali».
Le «sentinelle dell'ambiente» hanno strappato al direttore dell'Arpa la promessa di accompagnarli a visitare alcuni siti. Condurranno in visita anche l’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo al quale hanno chiesto una mappatura dei siti inquinati noti e dei siti «fantasma» della Lombardia. Il loro prossimo passo sarà quello di ottenere un incontro con il ministro all’Ambiente Sergio Costa.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato