Le scarpette rosse di Maddalina per aiutare le sopravvissute a violenza

Tutti possono realizzare queste babbucce: il ricavato servirà a pagare corsi professionalizzanti per donne che hanno subito violenze
LE SCARPETTE ROSSE DI MADDALINA
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Le donne per le donne. Da un gomitolo di lana rossa, punto dopo punto, nascerà un paio di babbucce che permetterà a una donna vittima di violenza di camminare con le proprie gambe. Ecco il significato di «Le scarpette rosse di Maddalina», progetto che vuole favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne.

A promuoverlo è l’associazione Maddalina con il supporto dei comuni di Brescia e Bergamo e di Silke, che ha creato i filati.

Chiunque sappia sferruzzare può dare il proprio contributo: tutto parte da un kit composto da un gomitolo, quattro etichette, un foglio con le istruzioni e un cartellino. Lo si acquista a 7 euro in uno dei tanti punti vendita che hanno aderito all’iniziativa e si crea, seguendo le indicazioni (lo schema è adatto anche ai principianti: si fa tutto a punto dritto ed è praticamente un rettangolo), una o più babbucce rosse; si applicano le etichette dell’associazione e il cartellino dove si indica chi le ha realizzate. Queste poi vanno riportate nei negozi dove si è acquistato il filato; l’associazione Maddalina le ritirerà e le catalogherà dividendole per numero.

Tutte queste calde scarpette da casa faranno parte di un’installazione artistica a Brescia (sotto il portico della Loggia) e di Bergamo, il 25 e 26 novembre prossimi. Durante queste due giornate si potranno acquistare con un’offerta minima di 14 euro al paio. I fondi raccolti verranno utilizzati per pagare corsi professionalizzanti, o di italiano, alle donne che verranno segnalate dai Centri antiviolenza delle due città. Un progetto che, ancora una volta, vede le città Capitale della cultura unite: ieri, alla presentazione in Loggia, non a caso, c’erano non solo i rappresentanti di Maddalina, ma anche le assessore alle Politiche sociali di Brescia e Bergamo, rispettivamente Anna Frattini e Marcella Messina. «Abbiamo distribuito kit in tutta Italia, per ora circa 2mila - ha detto Elisabetta Fabbri, presidente di Maddalina -, la maggior parte qui. Un progetto per dire insieme basta alla violenza, da soli non si va da nessuna parte». 

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