Le rette bresciane per gli asili nido sono le più alte d'Italia
I dati scaturiscono da un'elaborazione del Servizio politiche territoriali della Uil sulle rette degli asili nido comunali, in 99 città capoluogo di regione, per l'anno scolastico 2019-2020, riferite alla frequenza al tempo pieno (circa 8 ore).
L'indagine, spiega la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, prende a campione una famiglia composta da due lavoratori dipendenti, con un reddito di 44mila euro (37.600 euro netti l'anno), pari ad un reddito Isee di 17.812 euro. «Ovviamente - aggiunge - i costi variano sensibilmente da città a città, anche in relazione ai servizi offerti».
Su tutte spiccano Brescia e Cuneo, dove frequentare un asilo nido, per la famiglia campione, costa mediamente 445 euro mensili (l'11,8% del budget familiare). Le rette più basse a Trapani, dove invece costa mediamente 111 euro mensili (il 3% del budget).
I Comuni incassano complessivamente, indica inoltre la Uil, oltre 223 milioni di euro l'anno dalla compartecipazione delle famiglie ai costi di gestione degli asili nido comunali e convenzionati. La manovra 2020 prevede il rafforzamento del bonus per gli asili nido che consentirà, secondo il governo, la sostanziale gratuità del servizio per la maggioranza delle famiglie italiane.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato