Le piste ciclabili non sono parcheggi, in teoria
Premessa: ci sono ciclisti indisciplinati, che non rispettano il rosso, viaggiano sui marciapiedi o altre scorrettezze. Ci sono anche quelli che non usano le ciclabili quando sono disponibili, tra l’altro.
Sgomberato il campo dalle canoniche osservazioni che arrivano quando si solleva un problema riguardante, per l’appunto, i ciclisti, questa mattina Legambiente è tornata su un problema irrisolto delle nostre pise: le auto parcheggiate.
Succede in diversi luoghi della città, ad esempio, davanti al liceo Calini, dove i genitori in attesa dei figli occupano lo spazio riservato alle due ruote senza troppo preoccuparsi. Succede da anni, da quando c’è la ciclabile, e proprio qui l’associazione ambientalista ha dato vita questa mattina a un flash mob per chiedere interventi in materia.
«Caro Sindaco Emilio Del Bono, cari assessori Federico Manzoni, Miriam Cominelli, Valter Muchetti, gli interventi infrastrutturali per la mobilità ciclabile e la pedonalità (come quello appena inaugurato in via Volturno) vanno assolutamente affiancati dal rispetto della legge. Questo è solo un flash mob simbolico, che ripeteremo anche altrove, per sensibilizzare cittadini e amministrazione. Mettiamo in sicurezza anche queste piste ciclabili?».
L’iniziativa arriva nei giorni in cui Brescia risulta al quarto posto nella classifica delle città italiane per mobilità sostenibile, caratterizzato al tempo stesso da un’aria pessima, con superi continui del livello di inquinanti. Incentivare l’uso della bicicletta è certamente uno strumento per combattere ingorghi e veleni. Sul tema della sicurezza stradale per i ciclisti, Legambiente chiama in causa anche i bresciani: «Cari cittadini, segnalate tempestivamente le auto in sosta su marciapiedi e piste ciclabili: pronto intervento Polizia locale, 03045001».
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