Le parole giuste da usare quando si parla di coronavirus

Mentre sui social si moltiplicano gli esperti improvvisati, meglio fare chiarezza: ecco un vademecum con i termini chiave dell'epidemia
Le protezioni sono indispensabili per gli operatori sanitari - Foto Angelo Carconi/Ansa
Le protezioni sono indispensabili per gli operatori sanitari - Foto Angelo Carconi/Ansa
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Che differenza c'è tra focolaio, epidemia e pandemia? Cosa si intende per contatto stretto? Le risposte sembrano scontate, ma spesso non lo sono. Per questo, mentre sui social si moltiplicano gli esperti improvvisati di coronavirus, ecco preparato un glossario con le parole chiave dell'epidemia.

Sars-CoV-2 e Covid-19
Il nome corretto del virus è Sars-CoV-2, anche se inizialmente era chiamato 2019-nCoV. L’International Committee of Taxonomy of Viruses lo ha ribattezzato per mettere in rilievo la parentela con il Coronavirus che provoca la Sars. Covid-19 è il nome ufficiale della malattia provocata dall’infezione di Sars-CoV-2: «Co» per corona, «vi» per virus, «d» per disease e «19» è l’anno in cui si è manifestata.

Coronavirus
Il Sars-CoV-2 è denominato anche «nuovo coronavirus» perché è l’ultimo scoperto della famiglia Coronaviridae, ma ne esistono altri sette in grado di infettare l’uomo. Deve il nome ai suoi virioni (la parte infettiva del virus) che sono globuli caratterizzati da tante minuscole punte, visibili al microscopio elettronico, simili a quelle di una corona.

Infettività, letalità e virulenza
Il termine infettività denota la facilità con cui l’infezione passa da persona a persona e si misura in microrganismi necessari alla trasmissione: meno sono, più alta è l’infettività. La letalità invece è il rapporto tra il numero di decessi correlati alla malattia e il numero di malati, in una determinata finestra temporale (per il Sars-CoV-2 è del 2%). La virulenza è la capacità di un agente patogeno (come un virus) di attraversare i sistemi di difesa di un organismo per moltiplicarsi al suo interno, scatenando la malattia. Circa 1 persona su 6 che contrae la Covid-19 ha sintomi gravi.

 

I medici e i sanitari devono adottare una specifica vestizione
I medici e i sanitari devono adottare una specifica vestizione

 

Focolaio epidemico, epidemia e pandemia
Focolaio epidemico: si verifica quando una malattia infettiva provoca un aumento nel numero di casi rispetto a quanto atteso all'interno di una comunità o di una regione ben circoscritta, come sta accadendo in questi giorni in alcune aree del Nord Italia con il Sars-CoV-2. Epidemia: è la manifestazione frequente e localizzata - ma limitata nel tempo - di una malattia infettiva, con una trasmissione diffusa del virus. Si verifica quando un soggetto ammalato contagia più di una persona e il numero dei casi di malattia aumenta rapidamente in breve tempo. È questa per il momento la situazione di Wuhan e della regione dell'Hubei in Cina. Pandemia: è la diffusione di una malattia in più continenti o comunque in vaste aree del mondo. È caratterizzata da una trasmissione alla maggior parte della popolazione.

Contatto stretto
Possono essere gli operatori sanitari o altre persone impiegate nell'assistenza di un caso sospetto o confermato; le persone che sono state faccia a faccia o nello stesso ambiente chiuso o che vivono nella stessa casa con un caso sospetto o confermato; così come quelle che vi hanno viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive.

Casi sospetti e confermati
Secondo quanto illustra il Ministero della salute in una circolare diramata pochi giorni fa, un caso si può definire confermato se è validato da analisi di laboratorio, indipendentemente dai sintomi clinici del paziente.
Si può chiamare probabile un caso per il quale il risultato del test è dubbio o inconcludente e che richiede ulteriori approfondimenti. Si dice sospetto un caso che coinvolge una persona con infezione respiratoria acuta e che nei 14 giorni precedenti è stata in Cina o a stretto contatto con un caso confermato o che ha frequentato una struttura con ricoverati pazienti infetti da Sars-CoV-2. 

Quarantena
È il termine che definisce il periodo di isolamento e osservazione previsto per i casi sospetti e probabili, cioè per quelle persone che potenzialmente sono state esposte al virus. Nel caso del Sars-CoV-2 in Italia la durata è di due settimane.

Tampone
È l’esame che gli operatori sanitari eseguono su persone a rischio o casi sospetti. Si tratta del prelievo di materiale biologico (muco e saliva) dalle vie respiratorie tramite uno specifico tampone faringeo, cioè un bastoncino cotonato. I campioni raccolti vengono analizzati dai laboratori autorizzati. In Lombardia sono alla Statale e al Sacco di Milano e al San Matteo di Pavia e, da domani, anche al Civile di Brescia. Il materiale genetico virale viene individuato con tecniche di biologia molecolare. I risultati si ottengono dopo un paio di ore.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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