Le mummie bresciane protagoniste a Tenerife

Il congresso internazionale era dedicato alle ricerche riguardanti le mummie di tutto il mondo
Una mummia di falco - © www.giornaledibrescia.it
Una mummia di falco - © www.giornaledibrescia.it
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Le mummie del Museo di Scienze naturali della nostra città sono state protagoniste all’International Mummies Studies Congress, intitolato «Athanatos. Immortale. Morte e immortalità nelle popolazioni del passato». Il congresso si è svolto la scorsa settimana a Santa Cruz, Tenerife, ed è stato dedicato alle ricerche riguardanti le mummie di tutto il mondo.

Perché Brescia? Perché Sabina Molgora, direttore del Mummy Project, ha presentato un intervento sul progetto di ricerca, ancora in divenire, che sta preparando con Paolo Schirolli, direttore del Museo di via Ozanam. Tutto era iniziato con alcune Tac effettuate nei mesi scorsi al centro di diagnostica bresciana Gemini Rx di Travagliato e al il Fatebenefratelli di Milano, dove sono state indagate attraverso autopsie virtuali.

Si tratta di mummie di gatti, falchi, coccodrilli e serpenti, per un totale di 12 animali. Tutta l’équipe del Mummy Project vi ha poi lavorato fino ad oggi: Jonathan Elias egittologo forense della Pennsylvania, l'antropologa Chantal Milani, lo studioso di Dna Albert Zink, direttore del centro di studi per le mummie-Eurac di Bolzano, Wilfried Rosendhal, direttore del REM di Manheim e specialista di datazioni al radio carbonio, la bioarcheologa e antropologa Francesca Motta, il chimico Marco Nicola dell'Università di Torino e molti altri.

Il congresso era dedicato alle ricerche riguardanti le mummie di tutto il mondo. Si è parlato di antropologia, storia, archeologia, medicina, analisi chimiche e fisiche, dna e studi forensi. Un appuntamento speciale, perché accompagnato anche da una mostra dello stesso titolo e che commemora il venticinquesimo anniversario del Proyecto Cronos.

 

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