Le fortificazioni viscontee tornano alla luce in corso Zanardelli
Il passato di Brescia continua a riaffiorare: in corso Zanardelli, durante i lavori per il teleriscaldamento realizzati da A2A-Unareti sono spuntati i resti della fortificazione della cittadella viscontea.
La struttura risale alla metà del 1300 - spiegano dalla Soprintendenza - e difendeva la parte di Brescia compresa tra il Castello e piazza Paolo VI. Il sistema di protezione della città venne esteso durante il dominio dei Visconti di Milano, tra il 1337 e il 1403.
«È un tratto del muro di contrascarpa che rivestiva e sosteneva il lato esterno del fossato meridionale della cittadella viscontea - spiega Andrea Breda dalla Soprintendenza - che correva in corrispondenza dell'attuale corso Zanardelli».
Da qui le mura proseguivano poi verso sud in un lungo corridoio fortificato che raggiungeva l’attuale via Vittorio Emanuele II, all’altezza del monumento a Zanardelli. In quel punto, all’epoca, c’era una struttura difensiva chiamata «Rocca della Garzetta».
I resti, emersi in questi giorni nel cantiere in centro, sono stati segnalati alla Soprintendenza che ha bloccato i lavori.
Ora si tratta di capire come procedere con queste strutture: simili ritrovamenti sono frequenti quando si scava nella parte antica della città. In ogni caso il muro verrà salvaguardato, spiegano da piazza Labus: la nuova condotta del teleriscaldamento è stata infatti spostata più a nord.
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