Le dà fuoco, al 112: «Mio marito mi ha bruciato»

Così Mina Safine nella chiamata ai soccorsi la cui registrazione è stata sentita oggi in tribunale a Brescia durante il processo
L'imputato Abderrahim Senbel in aula © www.giornaledibrescia.it
L'imputato Abderrahim Senbel in aula © www.giornaledibrescia.it
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«Mio marito mi ha bruciato. Per favore. Chiamami l’ambulanza per favore. Io sono bruciata per favore». Sono le parole disperate pronunciate da Mina Safine nel corso della chiamata al 112, che risale al 20 settembre 2020 alle 22.14, e fatta sentire in tribunale, davanti alla Corte d’Assise di Brescia, nel corso del processo a carico di Abderrahim Senbel.

Il 55enne di origini marocchine è accusato dell’omicidio della moglie connazionale di dieci anni più giovane, avvenuto in un appartamento in via Tiboni ad Urago Mella.

Secondo l’accusa l’uomo ha dato fuoco alla moglie, ma l’imputato si è sempre fin qui difeso spiegando che era stata lei a darsi fuoco e lui era intervenuto solo per soccorrerla lanciandole una coperta.

«Chiedilo a lui cosa è successo» avrebbe detto la vittima ai vigili del fuoco intervenuti. «Mi ha detto che avevano litigato. Le ho chiesto se fosse stato lui a farle questo, a darle fuoco, e lei mi ha risposto "sì"» ha raccontato dal banco dei testimoni un Vigile del fuoco.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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